Recensione

Superstars V8 Next Challenge

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a cura di Iori Yagami

Il Verdetto di SpazioGames

6

Milestone, la piccola grande realtà italiana del mondo dei videogiochi. Conosciuta soprattutto per i suoi eccellenti racing games su personal computer (i più esperti ricorderanno sicuramente il mitico Screamer 2, anno di grazia 1996), la software house nostrana ha da qualche anno iniziato a sfornare i suoi prodotti anche su diversi formati console, spaziando da Xbox 360 e Ps3 sino ad arrivare a Psp. E così, dopo aver sfogato i sogni da centauro dei videogiocatori con la serie SBK, Milestone tenta di entrare in competizione nel genere dei racing simulativi, pubblicando su console anche la serie Superstars V8: basata sulla licenza ufficiale fornita dall’omonimo circo su quattro ruote, l’italianissimo Superstars Championship, una sorta di variante del famoso campionato classe gran turismo. La concorrenza è quantomai agguerrita (Forza Motorsport 3 ed il prossimo Gran Turismo 5 in primis), riusciranno i motori messi a punto per questo Superstars V8 Next Challenge della nostrana software house a non restare con le polveri bagnate?

Orgoglio ItalianoCome detto in precedenza, in Superstars V8 Next Challenge avremo a che fare con l’affascinante mondo del Gran Turismo, ossia quella categoria di competizioni automobilistiche in cui al posto di monoposto da sogno o supercar dal prezzo spropositato potremo ammirare delle più semplici (ma altrettanto costose) berline opportunamente modificate sia sotto l’aspetto meccanico, sia sotto quello della livrea. Audi, Bmw, Mercedes, Maserati, questi alcuni nomi delle case automobilistiche presenti nei diversi team che si daranno battaglia durante l’arco del campionato Superstars ed al cui volante potremo trovare, oltre a semi-sconosciuti piloti del settore, qualche vecchia gloria della Formula Uno (Gianni Morbidelli) oppure ex sportivi con il pallino dell’alta velocità come l’ex campione di discesa Christian Ghedina. Il terreno di battaglia sarà invece quello di ben dieci famosissimi autodromi, fra i quali spiccano Imola, Monza ed il Mugello. Parlando invece del lato più squisitamente ludico del prodotto, Superstars V8 è il classico titolo orientato verso il lato più simulativo dei racing game, pur senza entrare nel livello di dettaglio (e frustrazione) dei complessi simulatori presenti su PC. La strada intrapresa da Milestone è dunque quella del gioco in grado di soddisfare un po’ tutti i giocatori grazie ad una serie di parametri (come l’abs, il sistema elettronico di trazione e frenata) per rendere più o meno realistico il modello di guida del nostro bolide. La naturale virata verso il ramo simulativo del gioco però è facilmente deducibile da tutti i vari aggiustamenti in grado di poter essere messi a punto nel box della scuderia: sospensioni, inclinazione degli alettoni, addirittura la possibilità di confrontare le prestazioni del mezzo tramite la telemetria. La sensazione generale è stata comunque quella di trovarci di fronte al classico sistema di guida ibrido, fortunatamente di facile apprensione e decisamente fluido. La guidabilità dei mezzi non si è infatti mai dimostrata frustrante grazie ad una risposta sempre pronta e precisa alle nostre sollecitazioni, senza però risultare molto appagante in termini di spettacolarità delle manovre.

Spazio al supercampione!Date le premesse, non ci ha stupito vedere le canoniche modalità una volta addentrati nel menù del gioco: gara veloce, weekend di gara, campionato e patenti superstars per il single player di questo Superstars V8. Partendo proprio da quest’ultima voce iniziano a venire a galla le prime pecche e mancanze del titolo Milestone: a differenza infatti di tantissimi altri giochi di guida, in Superstars V8 le patenti di guida saranno utili solo per impratichirsi con il sistema di guida, senza dunque fungere da chiave per aprire vari campionati o modalità legate proprio al grado di esperienza maturato nelle varie prove (gli unici bonus che otterremo saranno solo due tracciati inizialmente bloccati), rendendo di fatto vani i nostri sforzi. Anche passando al campionato, teoricamente vero e proprio cuore pulsante del titolo, le impressioni avute dal primo approccio con il gioco non sono affatto mutate: Superstars V8 infatti ci ha dato l’idea di un gioco “nato vecchio”, un titolo che ricalca piuttosto fedelmente i canoni dei racing simulativi/arcade visti anni fa, come il bellissimo Toca Touring Car Racing di Codemasters. La mancanza di varietà, di voglia di migliorarsi e di extra gratificanti dopo aver vinto una gara o un campionato sono dunque il difetto principale del gioco, nel quale basterà un pomeriggio di gioco per poter vedere praticamente tutto, azzerando praticamente la replay value del titolo. Nessun aspetto interessante o innovativo nemmeno nel comparto online del prodotto che, con un multiplayer fino a 16 giocatori e la possibilità di cimentarsi in gara singola o campionato, si limita ad essere un mero riempitivo senza infamia né particolare lode.

Lamiere fumantiLa situazione purtroppo non si risolleva nemmeno sotto l’aspetto tecnico di Superstars V8 Next Challenge. Graficamente il gioco di Milestone riesce ad arrivare ad una stiracchiata sufficienza grazie ad un aspetto tutto sommato pulito ed ordinato, in cui le discrete livree delle auto spiccano sopra la generale pochezza delle piste che, complice l’ingiustificata mancanza di un buon numero di elementi di contorno, finiranno per assomigliarsi fra loro, rendendo monotone e ripetitive le sessioni di gioco. Decisamente sottotono sia la realizzazione dei vari cockpit visibili tramite visuale interna, sia gli effetti di deformazione e progressivo degrado delle carrozzerie, sulle quali potremo vedere solo un leggero accumulo di polvere ed un parabrezza incrinato; bruttini e sottotono invece gli effetti particellari (fra i quali citiamo la blanda realizzazione della nuvola d’acqua provocata dal passaggio dei bolidi sull’asfalto bagnato); nessun problema invece dal punto di vista del frame rate, il quale si assesta sui 30 frame al secondo senza subire cali o scatti. Impalpabile il comparto audio: se durante la presentazione ed i menù in game ascolteremo alcuni brani rock/metal piuttosto orecchiabili, una volta scesi in pista potremo “deliziare” le nostre orecchie solo con i vari effetti di gara come il rombo del motore (più simile ad un ronzio che altro) o lo stridere delle gomme per una frenata azzardata.

– Gameplay versatile

– Licenza ufficiale del campionato Superstars

-Tecnicamente sotto la media

-Sonoro inesistente

-Formula di gioco datata

6.0

Superstars V8 Next Challenge è purtroppo un gioco deludente sotto diversi punti di vista. Milestone pur avendoci messo un impegno tangibile non è riuscita nell’intento di riproporre un prodotto competitivo anche sul mercato console, finendo per essere letteralmente stritolato dagli altri mostri sacri presenti su Playstation 3 ed Xbox 360. Con un comparto tecnico passabile ed un gameplay tutto sommato accettabile, Superstars V8 Next Challenge pecca proprio come il suo predecessore sotto l’aspetto della varietà e dell’inventiva, proponendo una striminzita modalità carriera e pochissime varietà dal punto di vista sia dei tracciati che delle tipologie di gara, retaggi questi di quella tipologia di racing game in voga una decina di anni fa.

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