Recensione

Submarine Commander

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a cura di Mirai Trunks

Avete presente Waterworld, il film con Kevin Costner in cui la quasi totalità delle terre emerse era stata sommersa dalle acque? Beh, qualunque sia la vostra risposta la situazione è più o meno la stessa, siete cioè in un mondo totalmente sommerso, dove le uniche cose che stanno sopra il livello del mare sono delle isole artificiali e delle navi. Potrei raccontarvi qualcosa della trama, ma non ci penso nemmeno visto che all’inizio del gioco non c’è nessuna introduzione, si giocherà subito, e la storia verrà svelata poco per volta. Ciò che posso dirvi è che la trama è davvero molto interessante ed accattivante, ricca di colpi di scena, mai prevedibile e con un finale (a dire il vero un po’ prima del finale…) a sorpresa. Riprenderemo questo discorso in sede d valutazione della longevità, ora vediamo un po’ di capire cos’è ‘sto Submarine Commander (SC). Come suggerisce il nome, questo è un gioco di sottomarini, che in questo nuovo mondo in cui gli aerei e gli elicotteri sono rari quanto è raro un goal di Nesta sono diventati fondamentali per il dominio assoluto. Noi saremo dunque alla guida di uno di tali sottomarini (nucleari), al quale potremo dare anche un nome. In qualità di questo capitano del Sya-chi (il nome default del mezzo è qualcosa del genere) dovremo affrontare un numero di missioni che non è fisso, ma dipende dalle scelte che faremo: già, perché a volte quando dovremo scegliere l’obiettivo della missione, potremo farlo tra i due o tre che ci verranno presentati, facendo prendere alla storia una certa piega (il numero massimo di missioni è comunque 23). Una volta in acqua potremo compiere diverse azioni: oltre ovviamente a spostarci, ad aumentare o diminuire la profondità, potremo carcare di individuare il nemico con due tipi di radar e, ovviamente, caricare i siluri nei tubi di lancio per prepararci alla battaglia. Individuato il sottomarino nemico sta a voi eseguire una manovra tale da potervi permettere di fare fuoco in relativa tranquillità: l’infame infatti non starà certo a guardare e soprattutto nei livelli più avanzati (quando poi sarete in inferiorità numerica…) vi riempirà di siluri. Sarà dunque la vostra abilità strategica, la vostra sapienza nell’avvicinarvi al nemico al momento giusto, nel battere in ritirata quando necessario, nel fare fuoco ad un preciso istante a farvi trionfare. Questo almeno in teoria: purtroppo infatti l’IA è alquanto limitata, tant’è vero che spesso basta girare attorno al nemico pur avendolo molto vicino per avere la meglio su di lui; caso emblematico l’ultima missione: l’ho vinta continuando a girare in tondo!!! Su 19 missioni che ho affrontato, non ho mai dovuto rifarne nessuna, tutte al primo colpo…forse si poteva fare qualcosina in più per rendere il gioco un po’ più complesso (anche perché c’è un solo livello di difficoltà). Il sottomarino si guida facilmente: il sistema di controllo non è poi così difficile da apprendere, dopo qualche missione avrete già un perfetto controllo del mezzo, anche perché non è che possa poi compiere tutta ‘sta varietà d’azioni. Ecco un altro fattore che va a sfavore di SC: le azioni che si possono intraprendere sono forse poche; io non me ne intendo molto di sottomarini, ma ci sarà pure qualche altro macchinario, qualche altro fattore da tenere in considerazione quando si viaggia su uno di quei cosi, no?? Certo, una simulazione eccessivamente realistica forse sarebbe frustrante (per me sarebbe un sogno a dire il vero!!), il giusto sta come al solito nel mezzo. Altro difetto, visto che siamo qua a dircela tutta, il sistema delle collisioni alquanto irrealistico: in caso vi stampiate contro un’imbarcazione qualsiasi, alla massima velocità, i danni arrecati saranno quasi nulli, oltre al fatto che il rumore causato dal contatto sarà pressoché inesistente…misteri della vita. Sta di fatto che terminata una missione ci ritroveremo nel nostro bel Plant 9, l’isola fluttuante della quale diventerete i difensori e potremo gironzolare in allegria recandoci nel bar ad ascoltare i pareri del nostro equipaggio o nel negozio di pezzi di ricambio o di siluri per upgradare il nostro gioiellino o per comprare dei bei silurozzi ognuno con la propria peculiarità (per esempio uno segue il motore dell’imbarcazione, un altro ha traiettorie a zig zag per aumentare la probabilità di colpire il nemico…senza dimenticare quelli difensivi!). Poiché i soldi che avrete a disposizione non saranno certo infiniti, starà a voi trovare il giusto equilibrio tra siluri speciali (indispensabili) e pezzi in grado di di aumentare le prestazioni del vostro sottormarino. Dovendo dare un giudizio tecnico, diciamo come la grafica sia alquanto spartana: d’accordo, la visuale effettiva di ciò che sta fuori dall’interno di un’imbarcazione del genere è nulla, qua per ovvi motivi ne abbiamo una modello ‘camera car, sul naso, sulla punta della barca’. Comoda e funzionale, non c’è che dire. C’è poi la possibilità di attivare la visuale dal periscopio, un classico. I fondali (intendo quelli del mare) sono piuttosto scarni, poligoni messi lì alquanto a caso e senza un minimo di dettaglio che ci permetta di capire cosa c’è su quel fondale!! Sembra che tutto sia ricoperto di cartapesta! I sottomarini sono invece decenti, ben caratterizzati e differenziati l’uno dall’altro. Plant 9…sì, vabbè tutto prerenderizzato…anche il finale è alquanto scarno e bruttino…qualche sforzo in più lo si poteva fare tranquillamente. Sonoro nella media, con effetti sonori davvero buoni ma musiche quasi inesistenti. Longevità…il gioco non è difficile, l’ho detto, ma la trama vi piglierà parecchio, io stesso sono stato colto dalla sindrome di ancora una missione poi smetto’ che mi ha portato sino alla fine del gioco; cosa molto buona questa, ma state in guardia: se avete una certa esperienza nel mondo videoludico SC non vi durerà più di una settimana. Nota a margine: terminato il gioco potrete rigiocare tutte le missioni scegliendole liberamente da un apposito elenco

8.6

Nonostante una realizzazione tecnica non impeccabile ed una longevità non certo eccelsa, questo SC è davvero un bel gioco che vale la pena di provare, se non altro per la trama davvero ben studiata e il coinvolgimento che sa dare. Ricordiamo poi l’originalità e la singolarità del prodotto: giochi sui sottomarini non se ne vedono poi molti…ma allora lo si compra o no? Diciamo che se dovoessi noleggiare un gioco, SC sarebbe in cima alla mia lista di preferenze. Comprarlo è un po’ un rischio: essendo così facile, si rischia di buttarlo nel dimenticatoio dopo poco tempo e ciò non è bello…ultima cosa: so benissimo che il voto finale non è una media matematica, ma giocate a SC e capirete come i 4 soliti parametri non riescono ad esprimere esaurientemente tutto ciò che il gioco ha da dire.

Voto Recensione di Submarine Commander - Recensione


8.6