Recensione

Senran Kagura Burst

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a cura di LoreSka

Ci sono giochi che fondano il loro concept su meccaniche solidissime. Altri che puntano all’originalità. Altri ancora che decidono di porre la storia al centro dell’attenzione. E poi ci sono i giochi che fanno leva su elementi esterni a queste logiche, cercando di reggere l’intera baracca attraverso dei meri pretesti. È il caso di Senran Kagura Burst, beat-em-up per Nintendo 3DS fondato quasi esclusivamente sulle enormi tette delle protagoniste.
Non c’è davvero alcuna ragione per girare attorno all’argomento: i prosperosi seni delle scolarette protagoniste di questo gioco sono il centro nevralgico del titolo, l’impalcatura su cui si regge tutto. Anche se, come detto, il gioco è configurabile come un picchiaduro a scorrimento, è evidente la volontà degli sviluppatori di trovare ogni occasione per mostrare il davanzale delle ragazze, spesso compressi in costumi succinti o ripresi attraverso inquadrature estremamente ravvicinate.
In breve, Senran Kagura Burst è un gioco che potremmo definire soft-core, costantemente allusorio al mondo del sesso attraverso immagini neanche troppo velate. Le ragazze, oltre a mostrarci le gargantuesche dimensioni del loro seno, si ritrovano spesso coinvolte in mangiate di rotolini di sushi non tagliato e di altri oggetti edibili di forma cilindrica. Tutto questo in Giappone fa parte di un genere definito Oiroke, un grado al di sotto della pornografia conosciuta in occidente come Hentai e capace di radunare intere schiere di appassionati. Nell’impero nipponico esistono negozi specializzati solo in questo genere di prodotti, e in generale il fenomeno è di scala piuttosto grossa, complice anche la cultura giapponese che non condanna fumetti, anime e videogiochi a sfondo sessuale. Di conseguenza, Senran Kagura Burst è un titolo che in Giappone viene apprezzato dai fan del genere, mentre qui in occidente risulta di più difficile comprensione. E la cosa, purtroppo, si nota dopo appena una mezz’ora di gameplay.
Oltre alle bocce c’è di più?
Dopo avere trascorso i primi minuti attraverso alcuni filmati in cui abbiamo appreso quanto la gravità non sembri influenzare minimamente il seno delle protagoniste, il gioco si è rivelato essere un beat-em-up nudo e crudo. Il combattimento si svolge attraverso la pressione costante e forsennata di un pulsante, più la pressione di un secondo tasto per effettuare dei lanci in aria che consentono di proseguire l’attacco. Il tempismo è fondamentale per non spezzare le combo, e con un po’ di pratica si riescono ad incatenare anche più di cinquecento colpi consecutivi. Si nota una certa debolezza in questo sistema, che alla lunga diventa tedioso per l’eccessiva ripetitività delle mosse, e la sostanziale assenza di tattiche avanzate. Lo schema, infatti, si reitera in continuazione: colpisci, lancia, colpisci, torna a terra e ricomincia. Persino i personaggi più coriacei possono essere messi k.o. dalla stessa tecnica, con la differenza che occorrono più di due o tre cicli di mosse per poter essere sconfitti.
Le protagoniste del gioco – vestite in uniforme da scolaretta – possono accumulare energia in una speciale barra, e dunque trasformarsi in eroine Shinobi nel corso delle battaglie. Dopo un allegra animazione che spoglia (letteralmente) le nostre combattenti per rivestirle (poco) in uniforme ninja, le nostre acquisiscono la capacità di effettuare mosse speciali. Tali mosse, purtroppo, non modificano in alcun modo il gameplay e ci si ritrova invischiati nel medesimo combattimento ripetitivo delle fasi standard.
La variazione è data dalle differenze nello stile di combattimento dei vari personaggi, e da una meccanica che consente di livellare le ragazze e di migliorare le loro caratteristiche. La cosa si traduce in combattimenti più intensi dal punto di vista della velocità, con combo ancora più lunghe e la possibilità di muoversi indisturbati tra quantità di nemici sempre più elevate. Non vi è nessuna tattica in Senran Kagura Burst: tutto si basa sulla frenesia e sulla capacità di riuscire a prestare attenzione alle minacce. Sconfiggere è infinitamente più semplice di essere sconfitti, e l’unica vera difficoltà si riscontra nel voto assegnato alla fine di ogni livello. Ottenere il massimo dei voti, infatti, richiede un completamento perfetto del livello, con un buon numero di combo, senza subire danni e con l’uso delle mosse speciali shinobi. In breve, vi è qualche cenno di profondità nel gioco che indubbiamente potrebbe rivelarsi appagante nel lungo periodo. Al contempo, come detto, il titolo può essere finito ripetendo ciclicamente lo stesso elenco di mosse.
Non convice pienamente, infine, la scelta di obbligare implicitamente il giocatore a ripetere alcuni livelli con dei personaggi per farli salire di livello: considerata la sostanziale somiglianza di tutti gli scontri, la ripetizione ossessiva dei livelli finisce per aggravare il tutto.
La potenza del 3D
Da un punto di vista tecnico, Senran Kagura Burst è un gioco gradevole alla vista. Sia le scene di intermezzo che le sequenze di gameplay presentano splendidi scorci, e in generale – nonostante una certa ripetitività negli ambienti – si ha la sensazione che la direzione artistica sia stata particolarmente azzeccata.
Anche le animazioni sono piuttosto convincenti. Non poteva mancare una certa attenzione al movimento delle poppe, che ondeggiano durante le battaglie e nelle animazioni della trasformazione in Shinobi.
Per una volta (e con un po’ di ironia) dobbiamo ammettere che il 3D della console ha senso di esistere: i meloni escono letteralmente dallo schermo, e ci siamo fatti qualche risata nel vedere le maniere abbastanza rozze con cui gli sviluppatori hanno posto l’enfasi sull’anatomia delle eroine del gioco.

– Bella realizzazione artistica

– Gameplay frenetico

– Tanta enfasi sulle tette

– Enorme ripetitività nel combattimento

– Nessuna meccanica originale

– Troppa enfasi sulle tette

5.0

Esattamente come avviene con i reggiseni, Senran Kagura Burst è stato modellato attorno all’anatomia femminile. In questo caso, al seno gigantesco delle scolarette, protagoniste dell’avventura. Tolta la prurigine, l’intero apparato si sgonfia e quello che ne resta è un beat-em-up frenetico ma banalotto, per molti versi più vicino ad un musou che a un picchiaduro a scorrimento di scuola giapponese. Se gli sviluppatori avessero applicato al gameplay la stessa inventiva che hanno riposto nei modi per rendere erotica anche la scena più innocente, probabilmente avremmo avuto fra le mani uno splendido titolo (con le tettone). Purtroppo, Senran Kagura Burst è solo un gioco mediocre (con le tettone).

Voto Recensione di Senran Kagura Burst - Recensione


5