Recensione

Section 8

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a cura di donvito

Section 8 è una produzione targata TimeGate Studios e si presenta come un gioco multiplayer cooperativo online. Nella memoria degli amanti di questo genere, la strada del MMOFPS è lastricata di grandi titoli, tutti con un passato e un background carismatico alle spalle. Section 8 è un FPS futuristico nuovo e merita senza dubbio uno sguardo più da vicino.

Futuro oscuroLa “8th Armored Infantry”, soprannominata “Section 8”, è la punta di diamante delle Forze Imperiali degli Stati Uniti.L’ultima speranza, usata nelle missioni ormai “disperate”.Si sa quanto sia sottile la linea di confine che divide la pazzia dal coraggio, ma noi e la nostra squadra siamo presi sia dall’una che dall’altro e soprattutto possiamo contare su un equipaggiamento bellico super tecnologico. Il nostro obiettivo è sconfiggere gli “Arm of Orion”, dei ribelli che hanno già distrutto molte delle colonie fondate dall’uomo. La campagna single player si chiama “Storia di Corde”, prendendo il nome dal personaggio di cui vestiremo i panni, un ricognitore della Section 8. Corde, come tutti gli altri soldati, è dotato di un’armatura potenziata che, oltre ad essere un classico “shield” a proteggerci dai colpi nemici, permette di correre ad alta velocità attraverso gli scenari, e soprattutto, librarsi in volo per brevissimi tratti grazie ai dei retrorazzi ad autonomia molto limitata.Immediatamente però, dopo solo poche missioni della sezione single player, veniamo assaliti da una sensazione di vuoto e ridondanza. Le operazioni da svolgere ci vedranno impegnati in mappe visibilmente disegnate per battaglie multigiocatore, e anche gli obiettivi sembrano spesso dei “capture the flag”. Andare a distruggere o sabotare le centrali elettriche nel campo nemico o difendere il proprio territorio è quello che dovremo fare quasi sempre. Le missioni sono anticipate da video introduttivi piuttosto curati e che dovrebbero farci entrare subito nell’atmosfera di ciò che ci aspetta, ma l’espediente purtroppo non funziona perfettamente. Sebbene siano piacevoli a vedersi, non trasmettono nulla sul perché di questa guerra, e non ci scateneranno l’adrenalina tipica di inizio battaglia. Si capisce quasi subito che l’avventura per il singolo giocatore è da considerarsi una sorta di “bonus track”, un regalo inaspettato per chi compra il gioco. C’è poca profondità nella caratterizzazione dei personaggi, nella storia e nelle dinamiche di combattimento. Sembrerà inoltre impossibile riuscire ad avere un adeguato supporto dai nostri commilitoni. Questo fa’ perdere carisma a tutti i personaggi, che resteranno degli sconosciuti, dandoci la certezza che non vedremo mai un action figure di Corde. Il tutto sarà “adornato” da una lacunosa intelligenza artificiale e da una sensazione molto costante di déjà vu. In fin dei conti potremmo considerare il single player di Section 8 come una specie di tutorial o campo di allenamento per quella che è la vera essenza di questo gioco, un fps da giocare in modalità multigiocatore.

Corri e sparaTralasciando ciò che non è la parte primaria di Section 8, dedichiamoci all’elemento più succosa del titolo. L’equipaggiamento di cui disponiamo è come detto super tecnologico e ci permetterà di muoverci sul campo di battaglia con grande agilità. La nostra armatura sarà dotata di jet pack che ci permetterà di balzare notevolmente verso l’alto, utile per saltare ostacoli, renderci difficili bersagli o semplicemente avere un angolo di tiro libero. Tuttavia la sua spinta è da dosare con cura, perché una volta esauritasi, dovremo aspettare secondi preziosi per il completo rigenerarsi dell’energia propulsiva. Degna di nota è la novità che ci permette di correre a gran velocità attraverso il campo di battaglia; infatti tenendo premuto il tasto velocità per qualche secondo, vedremo la barra dell’energia di propulsione caricarsi ed una volta caricata completamente, la visuale passerà alla terza persona, rendendo il tutto più scenico che efficace. L’inquadratura sul nostro personaggio lanciato in uno sprint è una novità abbastanza notevole per il genere, e anche se sarà impossibile compiere qualsiasi azione durante la folle corsa, questo è un ottimo modo per sfuggire da una situazione scomoda (la maggior parte delle battaglie avverranno in campo aperto) o raggiungere velocemente zone d’interesse. In teoria potremmo anche travolgere altri soldati ignari del nostro arrivo, ma è molto difficile riuscire in questa impresa. Se l’armatura ha doti sicuramente fresche, ma non troppo innovative se si pensa a titoli come Crysis, le armi sono quelle di sempre. Mitragliatori, pistole, lanciarazzi e fucile da cecchino, non hanno nulla di nuovo rispetto a quanto conosciamo già. Non noteremo nessun aspetto futuristico e super tecnologico nell’arsenale a disposizione di Section 8.Particolare cura è stata riservata alla possibilità di personalizzare le classi utilizzabili secondo le proprie abilità di “fragger”.Potremo decidere quali armi portare con noi, se si adatti al nostro stile più un fucile da cecchino o un lanciarazzi, ma comunque le armi primarie non saranno mai in quantità superiore a due. Arricchisce il livello di strategia la facoltà di poter decidere in quale punto della mappa vogliamo essere lanciati a gran velocità ogni volta che ci sarà una “rinascita”. Questa si rivela una scelta visivamente spettacolare, con l’HUD che lampeggia e il suolo che si avvicina rapidamente prima che con una frenata possiamo essere in grado di correggere la nostra traiettoria finale. Bello da vedere ed efficace. La giocabilità di Section 8 è senza dubbio il suo miglior pregio, non solo per gli esperti ma anche per chi ha poca dimestichezza col genere: alcune azioni e combinazioni di tasti avverranno in automatico. La scelta di concedere al giocatore munizioni in gran quantità regala punti a favore di una prontezza all’azione immediata e priva di “ansia da ricarica”. Ed è vero che di nuovo nella modalità multigiocatore non c’è molto rispetto al passato, ma in fin dei conti, l’essenza degli sparatutto in prima persona è quello di colpire il nemico e cercare di non farsi colpire. Ecco Section 8 è questo: corri, spara, colpisci e sopratutto cerca di non farti prendere! Presidiare i generatori e le console di controllo, infiltrarsi in territorio nemico e trafugare informazioni, oppure sabotare generatori elettrici, scortare un convoglio attraverso una zona densa di nemici e torrette, e mantenere una posizione per un tempo predefinito, è vero che portano punti preziosi al nostro team, ma restano un contorno poco soddisfacente. Tutto questo rende ancor più evidente la scelta degli sviluppatori di incentrare il tutto sui canoni più vecchio stile dello sparatutto in prima persona.

Paesaggio futuro o passato?Graficamente il gioco è luminoso, ma non esaltante. Alcuni effetti come fumo ed esplosioni sono realizzati con poca cura nel dettaglio finale e non vi sono particolari effetti speciali. Piuttosto banale il level design; esso concede infatti pochissime locazioni davvero ispirate, prive di zone nel quale immergersi completamente nell’atmosfera futuristica che si è tentato di ricreare. Complessivamente il giocatore deve sopportare un colpo d’occhio difficile da apprezzare se confrontato coi titoli con cui abbiamo già giocato e per i titoli che tra qualche mese avremo nelle nostre mani. Appare tutto molto spigoloso e sentiremo la mancanza di un’adeguata interazione con gli oggetti presenti nelle mappe. La realizzazione di armi ed armature dei soldati è davvero piatta, essendo essi infatti ripescati da un immaginario in via d’estinzione e ormai noto a tutti. Non c’è davvero nessuno scorcio nell’ambiente ricreato o nessun elemento nei nemici o nelle armi che riesca ad incuriosire il nostro sguardo o che possa definirsi “fresco”. Una leggera miglioria delle texture, specie delle armi, avrebbe fornito senza dubbio un impatto visivo e immaginario più carismatico che avrebbero reso Section 8 un titolo molto più godibile.Il gioco è doppiato in lingua originale con sottotitoli in italiano. Il sonoro è davvero un aspetto poco curato, purtroppo: ripetitivo e poco convolgente. La voce femminile che ci informerà sull’evolversi della battaglia, ad esempio, crea fastidio per quanto è asettica.

HARDWARE

Section 8 è è basato sull’evoluto motore grafico “Unreal Engine 3”. E’ stata sacrificata in parte la sua ottimizzazione, per favorire l’ampiezza delle mappe. Per sfruttare al meglio le sue qualità, il sistema ideale è:Un Core 2 Duo 2.2GHz; una GPU compatibile con DX9 e SM 3.0; 12 GB di spazio su hard disk; almeno 1,5 Gb di Ram; ma si possono settare tutti i dettagli per avere comunque un ottimo impatto anche con configurazioni meno potenti.Il gioco è compatibile con Windows XP e Windows VISTA.

MULTIPLAYER

Il comparto multiplayer è l’essenza di questo gioco e la finalità dello stesso. Le possibilità di partite multigiocatore andranno dalle classiche modalità “rossi contro blu”, giocando in LAN o sfidandosi in server fino a 32 giocatori.Aumenta la longevità del titolo la volontà del giocatore di acquisire i gradi e le medaglie da combattimento attraverso un sistema di accumulo di XP, in perfetto stile CoD modern warfare.

– Divertimento immediato

– Funzionalità del jet pack

– Buone mappe multigiocatore

– Senza carisma

– Armi troppo convenzionali

– Sonoro deludente

7.2

Section 8 è un gioco divertente. Se avete voglia di imbracciare un’arma e correre su e giù per la mappa fraggando i vostri amici in spensierate partite multigiocatore, questo titolo si rivela l’ideale. Section 8 è un po’ Halo per l’ambientazione scenografica, un po’ Crysis per la nostra armatura e la possibilità di aumentarne le skills, ma in definitiva ben lontano da questi “mostri sacri”. Non ci resta che sparare, correre, saltare ma alla fine, comunque, divertirsi.

Voto Recensione di Section 8 - Recensione


7.2