Recensione

Rayman Legends: Definitive Edition, recensione dell'arrivo di Rayman su Switch

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a cura di Nicolò Bicego

Redattore

Rayman Legends è un titolo che ha avuto una strana storia: nato come esclusiva Wii U, il gioco è diventato multipiattaforma ancora prima della sua uscita, quando le vendite di Wii U non vennero ritenute abbastanza soddisfacenti da Ubisoft per rilasciare un titolo in esclusiva. Da allora, il gioco è arrivato su tutte le piattaforme in circolazione (tranne che su 3DS) ma, per ironia della sorte, la sua versione definitiva è destinata esclusivamente proprio ad una console Nintendo, vale a dire Switch. A quattro anni dalla sua uscita, Rayman Legends può ancora stupirci? Scopriamolo insieme.
Sogni d’oro, Rayman
Per rinfrescarci la memoria, ripercorriamo la premessa narrativa di Rayman Legends. Rayman, Gloobox ed i Teensies vengono svegliati da Murfy dopo aver dormito per un intero secolo. La strana creatura ha brutte notizie: il Mago, sopravvissuto agli eventi di Rayman Origins, si è diviso in cinque Teensies oscuri, ed ha rapito i Teensies buoni; non solo, ma creature malvagie sono adesso libere nella terra di Rayman, seminando panico e distruzione. Tocca quindi ai nostri eroi andare in soccorso dei Teensies e liberare ancora una volta il mondo dalla minaccia del male. La storia si intona perfettamente con l’atmosfera fiabesca propria di Rayman Legends, ed il ritorno di Murfy, personaggio presente in Rayman 2: The Great Escape, è sicuramente un omaggio gradito per tutti i fan di lunga data della serie.
Parlando dell’aspetto visivo, il gioco non ha perso neanche un grammo del suo fascino e del suo carisma: grazie al peculiare stile di UbiArt, Rayman Legends rimane uno spettacolo per gli occhi, dando l’impressione di trovarsi di fronte ad una vera e propria fiaba in movimento. Rispetto alla versione Wii U non sono stati fatti grandi passi in avanti: per la verità, questa Definitive Edition ricorda molto da vicino la versione originale, sebbene vi siano dei miglioramenti nella risoluzione. Fortunatamente, lo stile grafico di Rayman Legends gli permette di non sentire il peso degli anni, ma chi si aspettava migliorie notevoli rispetto alla versione Wii U non troverà qui quello che cerca. Invariata è anche la colonna sonora, ovviamente, a cui va un plauso adesso come quattro anni fa: le numerose tracce orchestrali che ci andranno ad accompagnare nella nostra avventura si evolveranno con noi, con le nostre azioni, e si riveleranno indimenticabili anche una volta terminato il gioco.
La leggenda di Rayman
Rayman Legends è un platform a due dimensioni, in cui il nostro obiettivo sarà arrivare al termine dei numerosi livelli offerti dal gioco. Essi sono collegati da un hub pittoresco, in cui ogni mondo e livello sarà rappresentato da un dipinto. I livelli, come da tradizione, si basano sulle abilità del nostro protagonista: Rayman può tirare pugni, saltare, planare, arrampicarsi e così via. Tutte le sue abilità saranno necessarie al completamento di ciascun livello, la cui difficoltà sale progressivamente nel corso del gioco. Fin qui nulla da eccepire: il level design certosino di Ubisoft è una vera e propria garanzia di divertimento, che non cessa mai grazie anche alla varietà di ambientazioni e situazioni presentata dal gioco. La peculiarità di Rayman Legends, ai tempi del suo annuncio su Wii U, era costituita da Murfy: oltre ad essere un personaggio della storia, Murfy compariva per agevolare il passaggio di Rayman in certe situazioni, ad esempio abbassando delle leve o tagliando delle corde. Su Wii U, tutto ciò veniva gestito grazie al touch screen; chiaramente, questo non era replicabile sulle altre console, per cui Ubisoft decise di affidare Murfy alla semplice pressione di un tasto.  E così è anche su Switch, almeno in modalità dock; in modalità portatile, invece, potremo utilizzare Murfy tramite il touch screen, proprio come accadeva su Wii U.
La vera sfida dei livelli, però, non è costituita dal loro semplice completamento, ma dalla mole di segreti che nascondono. Tra Teensies da liberare e Lums da collezionare la durata del gioco aumenta esponenzialmente, in quanto la loro raccolta è molto più complessa di quanto possa sembrare, specie negli stage più avanzati. Come se non bastasse, gli sviluppatori hanno incluso anche la possibilità di sbloccare ben quaranta livelli provenienti da Rayman Origins: purtroppo, però, essi possono solamente essere sbloccabili tramite una specie di “gratta e vinci”. Essi ci daranno la possibilità di ricevere diversi premi, ma il fatto che questi livelli possano essere sbloccati solo tramite la fortuna rende la loro ricerca, nel lungo periodo, piuttosto tediosa. Nel gioco avremo la possibilità di utilizzare diversi personaggi e di sbloccare molte skin per essi: una piccola chicca che rende ancora più divertente e personalizzabile l’esperienza. E’ possibile giocare in cooperativa: fino a tre amici potranno unirsi alla nostra avventura, anche se in quattro il gioco rischia di farsi troppo confusionario. E’ possibile utilizzare un singolo JoyCon per giocare, dunque non avrete bisogno di un altro controller per giocare con un compagno.
Definitve Edition…?
Abbiamo voluto riassumere, per dovere di cronaca, il nostro parere, estremamente positivo, su Rayman Legends. Quella che stiamo recensendo oggi, però, è una riedizione, per la precisione una Definitive Edition: cos’ha dunque di nuovo rispetto alle controparti già uscite tra i quattro ed i tre anni fa? La risposta potrebbe deludervi, perché le aggiunte sono davvero poche. Sia chiaro, questo non toglie alcunché al valore del gioco in sé, ma se vi state aspettando un motivo per comprare di nuovo un titolo che avete già giocato, non ne troverete. La prima novità è la presenza di tutte le skin per i personaggi: in precedenza, alcune di esse erano esclusive per alcune versioni del gioco (Mario su Wii U, Assassin’s Creed su Playstation, Splinter Cell su Xbox, etc…), mentre in questa versione sono, per la prima volta, tutte quante accessibili nel corso della partita.
La seconda e più grande novità è la presenza di una modalità torneo per il divertente minigioco Kung Foot: un’aggiunta davvero gradita e che saprà divertirvi più di quanto vi possiate aspettare, a patto che abbiate degli amici con cui giocarci, visto che è accessibile solamente ad un minimo di due giocatori. E’ un peccato che non siano stati implementati altri minigiochi, che si sarebbero adattati perfettamente alla natura portatile di Switch.

– Rimane uno dei migliori platform in circolazione

– I tornei di Kung Foot sono un’aggiunta gradita

– Possibilità di giocare dentro e fuori casa

– Poche aggiunte rispetto alla versione originale

– Sbloccare i livelli di Origins rimane un’impresa che richiede tempo e dedizione

9.0

Rayman Legends: Definitive Edition è sicuramente l’edizione definitiva del gioco, pur aggiungendo davvero poco alle versioni già esistenti. La possibilità di ottenere tutte le skin ed i tornei di Kung Foot non bastano per incentivare chi ha già giocato il titolo ad acquistarlo una seconda volta. Chi non ha mai giocato Rayman Legends, invece, ha un piccolo capolavoro davanti a sé in attesa di essere scoperto, impreziosito dalla possibilità di essere giocato sia a casa che fuori.

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