Recensione

Pokémon Super Mystery Dungeon

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a cura di LoreSka

 L’avventura dei Pokémon è iniziata da molto lontano, e non si è mai fermata. I mostriciattoli di Game Freak ne hanno fatta di strada, venerati ancora oggi come una delle serie più longeve nella storia dei videogiochi, degli anime e del merchandise ad esso legato. E il bello di tutto questo è che i Pokémon sono ancora solidi: un’idea straordianriamente valida, che si è certo evoluta nel corso degli ultimi vent’anni, ma che ha saputo mantenere le sue meccaniche centrali praticamente inalterate, senza mai stancare.
Eppure, nonostante la forza dirompente della serie principale, intorno ai Pokémon sono nati diversi giochi paralleli che, come nel caso di Mystery Dungeon, hanno dato vita a delle vere e proprie serie. Pokémon Super Mystery Dungeon è solo il più recente capitolo di questa saga, giunto su Nintendo 3DS per la seconda volta, con alcune piccole modifiche e con una quantità di contenuti davvero impressionante.
Il Pokémon sei tu
Pokémon Super Mystery Dungeon ci vede vestire i panni di un Pokémon, assegnato dal gioco dopo un breve test della personalità. Il mondo di questo gioco prende le distanze dal consueto universo su cui si basa la serie principale per mostrarci uno spaccato di realtà in cui i Pokémon sono organizzati in una sorta di società: vi sono Pokémon che svolgono diversi mestieri, Pokémon bambini che vanno a scuola, Pokémon adulti che insegnano.
Il nostro alter ego si trova suo malgrado catapultato dal mondo degli umani a quello dei Pokémon, trovandosi ben presto invischiato in una vicenda che vede alcuni Pokémon mettersi sulle proprie tracce. Non ci sono chiari i motivi per cui ci siamo trasformati in un Pokémon, né quale sia il mistero che ci circorda, ma sappiamo di dover sopravvivere e di farlo trovando degli alleati.
Così, veniamo presto introdotti nel villaggio di Borgo Quieto, un ridente paesino che funge da hub per la nostra avventura, nel quale facciamo amicizia con alcuni personaggi e con un’amica che ci seguirà per parte del nostro viaggio.
Nonostante la semplicità disarmante della storia e la scarsa capacità del gioco di tenere alta l’attenzione nei confronti di questo aspetto, alcuni personaggi sono davvero ben caratterizzati, e in generale ci siamo divertiti nel cogliere l’ironia con cui si ritraggono alcuni spaccati nella vita dei Pokémon al di fuori della Poké Ball. Il gioco, dunque, compie un passo in avanti per quanto concerne la narrazione, lasciandosi andare in battute e riferimenti che saranno certamente apprezzati da parte dei fan del gioco. Nintendo, insomma, sembra avere compreso pienamente il target a cui questo gioco si rivolge, infarcendo il titolo di cenni che costituiscono una buona base di apprezzabilissimo fan service.
Dungeon crawler
L’idea di Pokémon Super Mystery Dungeon si basa sui concept dei dungeon crawler, sottogenere dei giochi di ruolo particolarmente amato in Giappone e caratterizzato dalla presenza di sotterranei esplorabili ricchi di insidie e di nemici. Questo gioco aggiunge alla formula la presenza di dungeon generati in maniera procedurale, che consentono una potenziale varietà infinita nella struttura degli ambienti. Per la verità, i dungeon seguono logiche molto simili fra loro, e sono praticamente tutti costituiti da stanze collegate fra loro da corridoi molto lunghi con varie diramazioni, che si arricchiscono ulteriormente con la presenza di corsi d’acqua attraversabili solo da alcuni tipi di Pokémon. Ogni dungeon è suddiviso su più livelli, e vi sono obiettivi primari da raggiungere in determinati luoghi, spesso dopo lunghe ricerche che sfociano senza soluzione di contnuità nel grinding puro. In effetti, in molte fasi del gioco si è spinti a cercare lo scontro anziché evitarlo, e il titolo manca totalmente della componente hardcore tipica dei dungeon crawler meno permissivi in cui ogni passo è fondamentalmente un movimento in direzione del pericolo. Si nota, insomma, una palese edulcorazione del genere a cui questo gioco deve la propria esistenza, che tuttavia sembra funzionare molto bene considerando – come vedremo – la mole di contenuti.
I combattimenti si svolgono a turni, su caselle quadrate che consentono movimenti in orizzontale e diagonale. Gli attacchi ricalcano per nome ed effetti tutti quelli inclusi nella serie principale, ma vi è la possibilità di colpire in corpo a corpo o a distanza, a seconda della tipologia di mossa scelta. Tutti i bonus e malus tipici della serie Pokémon guidati dal tipo di mossa sono presenti anche qui, con la differenza che una comoda icona discrimina gli attacchi superefficaci da quelli non molto efficaci, evitando al giocatore la necessità di ragionare troppo a lungo sul tipo di Pokémon incontrato e aumentando considerevolmente il ritmo delle battaglie. Il sistema funziona bene e, per quanto risulti meno stratificato di quello visto nella serie RPG, in alcuni momenti è molto divertente. Se consideriamo, inoltre, che il nostro personaggio si muove sempre in gruppo, le possibilità tattiche si ampliano grazie all’introduzione delle strategie di battaglia e di alcune divertenti novità.
In Pokémon Super Mystery Dungeon fa il suo ingresso una modalità che consente di combinare gli attacchi dei Pokémon presenti nella propria squadra per creare un attacco di gruppo potenziato, che si è rivelato particolarmente devastante e in grado di togliere le castagne dal fuoco in diverse situazioni. Oltre a questo, si segnala la presenza dei bracciali, oggetti indossabili dai Pokémon che possono ottenere un particolare bonus grazie ad una gemma raccolta direttamente sul campo di battaglia, anch’essa resa disponibile in maniera procedurale. Anche se si tratta di un’aggiunta blanda, in alcuni momenti (e in particolare dopo lunghe sessioni di gioco) aggiunge un po’ di variazione all’assetto della squadra che certamente non guasta.
Ritorna, infine, il sistema che costringe i giocatori a mangiare alcune mele per mantenere elevato il proprio livello di sazietà. e che spinge a una oculata organizzazione del proprio zaino dove gli oggetti giocano ancora una volta un ruolo fondamentale e, naturalmente, vengono persi in caso di sconfitta.
Tutti i Pokémon
Oltre alle missioni legate alla storia, buona parte delle ore di gioco spese in Pokémon Super Mystery Dungeon hanno a che fare con il salvataggio di Pokémon da aggiungere alla propria squadra. Questa volta sono state fatte le cose in grande, dato che questo titolo – per la prima volta nella serie – include tutti i Pokémon mai creati. Il sistema di progressione si basa su di un divertente menù chiamato Intersfera, una sorta di firmamento celeste che si dirama e che consente di accedere progressivamente ad ogni stella, la quale rappresenta un Pokémon da aggiungere alla propria collezione. La quantità di ore di gioco potenziali per completare l’Intersfera con le sue 720 stelle è enorme, e crediamo che i giocatori avvezzi al collezionismo delle creature di Game Freak avranno pane per i loro denti.

– Tutti i Pokémon. Ma proprio tutti!

– Potenzialmente infinito

– Nuove aggiunte divertenti

– Tanta ironia

– Struttura ripetitiva nel lungo periodo

– Storia principale piuttosto lenta

8.0

Pokémon Super Mystery Dungeon è il miglior capitolo della saga Mystery Dungeon: 720 Pokémon da catturare, dungeon generati in maniera procedurale, una bella ambientazione, tanta ironia e numerosissime citazioni creano una miscela perfetta per i fan dei Pokémon. Come sempre, il gioco soffre di una certa ripetitività nel lungo periodo e, nonostante gli sforzi da parte degli sviluppatori, siamo ben lontani dal trovarci per le mani un capitolo qualitativamente all’altezza dei capolavori tratti dalla serie principale. Ma, questa volta, si sono compiuti dei passi nella giusta direzione.

Voto Recensione di Pokémon Super Mystery Dungeon - Recensione


8