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Recensione

Olli Olli

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Avatar di FireZdragon

a cura di FireZdragon

Pubblicato il 22/01/2014 alle 00:00
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Il Verdetto di SpazioGames

7

Se pensiamo agli anni 90 e guardiamo l’evoluzione del nostro media preferito, scopriremo con grande rammarico che i titoli di Skateboarding, dopo aver passato un periodo di massimo splendore, sono andati via via scomparendo, con gli ultimi titoli su licenza Tony Hawk e Shaun White incapaci di raggiungere un quantitativo di vendite decenti.Le compagnie che li avevano a carico quindi hanno fatto l’operazione più semplice e naturale in questi casi, hanno tagliato fondi e progetti e mandato a gambe all’aria l’intero sport su tavola, quantomeno per il mercato videoludico.Qualcuno però continua ad amare la disciplina nata nelle piscine californiane e deve aver pensato che regalare al proprio pubblico un titolo indipendente in grado di far divertire con poche pretese potesse essere una grandiosa idea… Olli Olli arriva come un fulmine a ciel sereno sullo store digitale di Playstation Vita, facendosi riconoscere per uno stile retrò, pixelloso e incredibilmente affascinante. Viste le prime immagini ci siamo dunque lanciati a capofitto sul titolo e forse sarebbe stato meglio portarsi dietro caschetto e ginocchiere perché il tonfo è stato pesante.

Regola n1: semplicitàSe c’era una cosa che rendeva appetibili i giochi di Skateboard di un tempo era la semplicità nei controlli. Una fisica curata, anche se lontanissima dal realismo, permetteva di lanciarsi su qualsiasi rampa e sfrecciare a folle velocità tra grind su panchine e sbarre improvvisate, zigzagare tra i passanti e attaccarsi ai bordi più impensabili eseguendo fingerflips assurdi. Era proprio questa semplicità ad attirare i giocatori, consci che con pochissima manualità i trick eseguiti sarebbero stati comunque bellissimi da vedere e con poca pratica arrivare a fare punteggioni record non sarebbe stato impossibile. Poi, per l’appunto, il mercato è cambiato ed è arrivato il vuoto cosmico che ha trascinato con sé nell’indifferenza generale tutto il genere. Pronti a prendersi una rivincita i ragazzi di Roll7 sono tornati sulla scena più incavolati che mai con Olli Olli, un titolo che getta al vento la semplicità di un tempo per portare il giocatore sugli stessi livelli di difficoltà di un roguelike qualsiasi, dove il minimo errore può costarvi una brutta caduta. Se avete pensato infatti che il tonfo dell’incipit fosse relativo alla qualità del gioco siete sulla strada sbagliata. Olli Olli è semplicemente dannatamente difficile e con buona probabilità potrebbe scoraggiare inizialmente più di uno di voi. Il concept alla base del titolo è semplicissimo, e in un quadro a scorrimento orizzontale tutto quello che dovrete fare sarà semplicemente sfrecciare sul vostro skate e saltare al momento giusto, eseguire un trick o un grind e riatterrare sulla tavola con un timing perfetto.Una base di gioco per l’appunto semplicissima, ma che mostra la sua cattiveria non appena impugnata la piccola Playstation Vita.

Il sistema di controllo infatti non è dei più semplici e piuttosto che assegnare il salto alla x, come ci si sarebbe potuti aspettare, questo è demandato alla semplice inclinazione della levetta analogica sinistra, la cui funzione non è solo quella di farvi compiere salti ma anche quella di farvi effettuare una ventina di trick differenti, ovviamente in base alla rotazione. Fate ruotare lo stick di una mezzaluna ed otterrete un hardflip, lasciatelo invece immediatamente per ottenere un frontside spin, o ancora fategli compiere un 360 per vedere il vostro sprite esibirsi in una rotazione completa della tavola.Il gioco è dannatamente veloce e questi comandi vanno eseguiti in una finestra di circa un secondo, sbagliate impostazione e otterrete un punteggio scarso, compromettendo tutta la vostra performance. Non basta difatti esibirsi nei trick più fantasiosi, ma le vostre acrobazie dovranno essere effettuate prima della fine del livello, della durata inferiore al minuto solitamente e infarcito di tanti di quegli ostacoli da farvi maledire la vostra console portatile. Muri, scale e panchine non solo rappresentano barriere da superare ma sono anche elementi perfetti per incastrare meglio le vostre combo, con l’obiettivo di raggiungere high score stupefacenti da spedire poi alle classifiche online mondiali.Purtroppo la curva di apprendimento è dannatamente lenta e non basteranno tre o quattro ore per prendere confidenza del tutto con il sistema di controllo. Per imparare a memoria i percorsi, le tempistiche e trovare nuove combinazioni servono tempo e dedizione, in dosi probabilmente anche fin troppo eccessive. Se cercate la sfida tuttavia Olli Olli è il gioco che fa per voi e se avete voglia di sputare un po’ di sangue virtuale mentre vi cappottate per un trick sbagliato beh.. questo è il gioco che fa sicuramente per voi.A tenervi attaccati allo schermo ci penseranno oltre 200 livelli, divisi per difficoltà e per ambientazione e soprattutto uno stile grafico pixelloso davvero coinvolgente. Non si lasciano ricordare piacevolmente le musichette, che come ritmo e sound ricordano le futuristiche canzoni di Lumines, gradevoli ma qui fuori contesto.

– Livello di sfida dannatamente elevato

– Ottimo stile grafico

– Particolarmente longevo

– Curva di apprendimento eccessivamente ripida

– Sistema di controllo per nulla intuitivo

– Tanto difficile da rischiare di farvi demordere

7.0

Olli Olli è un titolo dannatamente difficile. Il sistema di controllo sicuramente non aiuta e la curva di apprendimento sarà per voi lenta e piena di fallimenti, ma se riuscirete a superare la delusione iniziale e a prendere confidenza con il sistema di trick e atterraggio vi troverete per le mani un vero gioiellino che saprà tenervi incollati allo schermo per ore e ore di divertimento. Una perla nascosta, sicuramente non adatto a tutti ma capace di ricompensare con grande gioia e soddisfazione coloro disposti a scoprirla lentamente.

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