Recensione

Michael Jackson: The Experience

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a cura di Artemis

Chi non ha mai desiderato di saper ballare come il tanto amato Re del Pop? Michael Jackson è entrato a far parte della storia della danza per il proprio stile unico, che ha generato migliaia di imitatori. Alcuni passi inventati da Jacko risalgono già al periodo con i Jackson 5 ed in seguito perfezionati. Nel 1974, a soli 15 anni, inventò i passi del robot per il brano Dancing Machine, quando era ancora membro dei  fortunati cinque. Alcune mosse, che in seguito migliorò, gli furono insegnate addirittura dal Padrino del Soul, James Brown. Agli inizi degli anni Ottanta perfezionò una tecnica che gli consentiva di realizzare delle piroette velocissime sui talloni tramite l’uso della forza centrifuga impressa dalle braccia. Erano gli anni in cui lanciò i suoi movimenti sulle punte dei piedi e soprattutto il passo di danza che lo avrebbe reso celebre in tutto il mondo: il Moonwalk. Nel 1984 realizzava la coreografia di Thriller, inventando un passo che imitava il movimento degli zombie. Nel 1988 Jackson diede un’altra prova del suo talento di coreografo e ballerino con l’Antigravity Lean, ovvero il celebre movimento antigravitazionale del video di Smooth Criminal, in cui Michael si inclinava in avanti di sessanta gradi. Ora è possibile vivere in prima persona le spettacolari coreografie di Michael Jackson grazie a Ubisoft, che, forte del successo ottenuto con Just Dance, ha creato un titolo che i fan del Re del Pop non possono non avere: Michael Jackson: The Experience.

Let’s be startin’ something!La struttura di gioco appare fin da subito molto semplice e immediata. Una volta avviato il gioco e apprezzato il video di introduzione, da una parte troverete la lista di canzoni da ballare, mentre dall’altra i video tutorial sui passi di danza, da sbloccare guadagnando un determinato numero di stelle. Fondamentale prima di cominciare, la fruizione dei video introduttivi sul riscaldamento e lo stretching per potersi buttare a capofitto nel ballo o nel canto.La tracklist è composta da una trentina di brani, decisamente troppo pochi, tra i più famosi: da Thriller a Beat It, da Black Or White a Billy Jean. La maggior parte delle canzoni presenta un doppio livello di difficoltà selezionabile, ad esempio facile/medio o difficile/incubo. E’ possibile quindi scegliere se interpretare lo stesso Michael Jackson o un ballerino della sua crew. Purtroppo la distribuzione della difficoltà non è equilibrata: si va dalle coreografie semplici a quelle più complicate senza passare per un vero e proprio livello intermedio. La schermata di gioco è minimale: a lato dello schermo vi verrà indicato il vostro punteggio e le mosse da eseguire a tempo con la musica. Ogni movimento verrà valutato, da Ok a Perfetto, se invece sarete completamente fuori tempo un’impietosa X testimonierà il fallimento della mossa.In alto noterete un piccolo riquadro con la vostra immagine, riprodotta dalla vigile Playstation Eye o il Kinect nella versione Xbox360, che non solo vi aiuterà a coordinare i vostri passi con quelli del vostro alter ego, ma immortalerà tramite video e immagini le vostre coreografie, eventualmente da salvare su disco fisso e condividere. Al centro della schermo appariranno il vostro alter ego virtuale e il suo corpo di ballo: ottima la realizzazione delle scenografie, anche se statiche, ispirate naturalmente ai video originali delle canzoni. Discrete le animazioni dei modelli poligonali e gli effetti speciali, fatti di luci e fumo. Ottimo naturalmente il comparto audio.Man mano che procederete con il gioco, accumulerete delle stelle che vi permetteranno di sbloccare filmati appositamente realizzati per insegnare le sequenze di passi di un determinato brano, visionabili nell’apposita sezione. Tre coreografi vi spiegheranno tutti i movimenti della canzone, dapprima uno alla volta, poi tutti assieme.

Don’t Stop ‘Till You Get Enough Molto apprezzabile anche in singolo, come tutti i party game, anche Michael Jackson: The Experience offre il massimo del divertimento se affrontato in compagnia, fino a un massimo di quattro giocatori che potranno giocare in contemporanea decidendo con estrema libertà se interpretare i ballerini o i cantanti. Alcuni brani sono stati tuttavia strutturati solo per due persone, poiché sarà richiesto di esibirsi in un duetto cooperativo o competitivo, con aggiunta di un terzo componente che potrà cantare. Per quanto concerne l’aspetto grafico, il gioco appare fin troppo semplice: le ambientazioni durante le esibizioni sono immagini statiche di bassa fattura, mentre i personaggi a schermo poveri di dettagli, tanto da sembrare silouhette appena accennate, che vagamente richiamano i ballerini in carne ossa. Anche il menù è estremamente essenziale. Di certo, si sente la mancanza di una vera spinta che porti i giocatori ad affrontare il titolo come una sfida, un senso di progresso che li porti a migliorarsi sempre più. La tracklist, di altissima qualità, è fin troppo esigua, inoltre non ci sono modalità alternative o sfide per diversificare l’esperienza. Ad esempio, è poco comprensibile la scelta di non offrire la possibilità di cantare e ballare allo stesso tempo, che i giocatori più estremi avrebbero certamente apprezzato, considerando che molti giochi di diverso genere sono ottimizzati per l’utilizzo di un microfono auricolare.Il Playstation Move garantisce una precisione nel ricevere il segnale davvero impeccabile, tanto che ogni minima sbavatura in una mossa vi farà perdere punti preziosi. La risposta ai movimenti dei sensori di movimento è immediata e il tutto è riprodotto fedelmente su schermo. Anche cantare risulta un’esperienza divertente e di sicuro impatto: basterà leggere il testo che scorrerà su schermo, esattamente come nei migliori karaoke.In chiusura, citiamo una feature davvero gradita, che consiste nella registrazione video e negli scatti fotografici del vostro ‘momento migliore’, i quali possono essere salvati e trasferiti su un hard disk esterno, o eventualmente condivisi su Facebook.

– Splendida tracklist

– Ballare come il Re del Pop non ha prezzo

– Ottimo sistema di controllo

– Poche canzoni

– Una sola modalità di gioco

– Difficoltà di esecuzione non equilibrata

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Micheal Jackson: The Experience offre un esperienza di ballo estremamente realistica, che vi farà davvero sentire il Re del Pop. Purtroppo, manca di quei dettagli che non gli permettono di generare assuefazione, se non forse per i fan di Jacko o gli amanti del ballo. Grazie al Playstation Move e alla possibilità di cantare, l’esperienza sulla console Sony si presenta molto più divertente e varia. Relativamente all’aspetto grafico e sonoro non ci sono praticamente novità. La qualità della tracklist è elevata, ma come detto troppo corta e soffre della mancanza di contenuti scaricabili. La mancanza di stimoli e di sfide ha come unico risultato che la noia sopraggiungerà prima di quanto sperato. Questo è il motivo per cui non è possibile dare un voto a questo titolo, consigliato solo agli amanti del genere, ai fan di Michael e a chi sa di avere spesso casa piena di amici.