Recensione

Max Payne

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a cura di Sem

La premessa che introduce alla trama di questo Max Payne non si eleva ad essere tra le più originali, ma in seguito, grazie a numerosi colpi di scena si pregnerà di spessore e intensità.La storia oltre ad essere descritta con delle sequenze in real time con il motore grafico del gioco, viene narrata attraverso delle vignette in stile comic book o storyboard, che oltre ad essere stilisticamente azzeccato come espediente, rappresenta al meglio il taglio cinematografico dell’opera. L’inizio pone il nostro eroe nella spasmodica ricerca dei killer che hanno sterminato la sua famiglia, moglie e figlio; accecato dalla vendetta Max incomincia la sua caccia.

GIOCABILITA’Il gioco è ambientato esclusivamente a New York City ed inizialmente ci vedrà impegnati proprio all’interno della rete metropolitana della grande mela.Quasi immediatamente saremo richiamati nel vivo dell’azione, elemento che i Remedy hanno posto in primo piano e che hanno palesemente tratto spunto dalle pellicole dell’action estremo del maestro John Woo (The killer, A bullet in the head, Mission Impossible 2 ecc).Come nei suoi film anche nel gioco è stato implementato una particolare azione che il giocatore potrà effettuare durante il gioco ovvero la cosiddetta “bullet time” dove premendo uno dei tasti dorsali del pad attiveremo una sequenza in slow motion che oltre ad aggiungere un’enfasi particolare al gioco, ci darà la possibilità di anticipare l’attacco dell’avversario e crivellarlo di colpi anticipatamente, prima che lo faccia lui.Azione questa, che potrà essere effettuata con fluidi balzi felini in ogni direzione, sempre a pistole spianate, ancor meglio se ne impugneremo due…anche qui Jonh Woo ha fatto scuola.Il resto dei comandi, dopo un iniziale disonteriamento, si renderà via via sempre più assimilabile dal giocatore ed in poco tempo riusciremo a padroneggiare le innumerevoli azioni di Max Payne, saltare, rotolare e soprattutto gestire l’enorme arsenale a nostra disposizione diventerà un gioco da ragazzi, oltre ovviamente essere appagante ed adrenalinico ai puri fini ludici, anche se a volte nelle situazioni più concitate una maggiore precisione di fuoco sarebbe stata decisamente apprezzata.

GRAFICALa versione di Max Payne per la console Sony ha dovuto, suo malgrado, scendere a compromessi sotto il profilo grafico rispetto alla originale versione PC.La qualità delle texture è leggermente meno definita, anche i personaggi appaiono piuttosto spigolosi ma soprattutto vi è stato un ridimensionamento del frame rate che nelle situazione di maggior enfasi e con più di tre personaggi su schermo, si fa sentire in modo piuttosto consistente.In compenso le strutture poligonali rimarcano una generosa quantità di particolari ed un numero complessivo di poligoni piuttosto elevato.

SONORODa Action Movie, per quanto concerne gli FX: colpi, spari , urla, i rumori della città e dei suoi sobborghi sono ricreati con grande cura.Meno evidente l’apporto qualitativo della colonna sonora, facilmente trascurabile col tempo.

LONGEVITA’Max Payne si compone di una ventina di livelli che assicurano una durata più che soddisfacente della esperienza di gioco.Inoltre la difficoltà, nei livelli più avanzati, terrà impegnati anche i giocatori più scaltri.

Atmosfera da action movie.

L’azione “Bullet time” è davvero pregevole.

Localizzazione in italiano.

Problemi con il frame rate.

Texture e personaggi non curatissimi.

7

Come grande fan delle pellicole del maestro “Hongokese” John Woo non posso che apprezzare questo Max Payne che ricalca appieno le atmosfere dei suoi film.

L’azione in questo caso primeggia rispetto ad aspetti secondari come ad esempio l’esplorazione o la risoluzione di semplici puzzle.

Volutamente i Remedy hanno evidenziato questo aspetto creando un sistema di controllo efficace in tal senso.

Le pecche che scalfiscono la dura scorza del gioco riguardano l’aspetto cosmetico che purtroppo non eguaglia l’originale controparte PC, dalla quale Max Payne è stato trasposto. Le differenze maggiori si notano in una minore risoluzione delle texture e soprattutto in un lacunoso frame rate che a volte, nelle sitazioni di maggior caos evidenzia sostanziali cali.

Questo aspetto tuttavia non sotterra la giocabilità ma soprattutto non sgretola le rimarchevole peculiarità action, di adrenalina e divertimento.

Voto Recensione di Max Payne - Recensione


7