Recensione

Marine Sharpshooter 3

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a cura di Falconero

Il Verdetto di SpazioGames

4

Con l’avvento della next-generation il livello qualitativo della maggior parte dei prodotti videoludici più recenti si è innalzato notevolmente. Talvolta però, accade che alcune software house non riescano a stare al passo con i tempi, rilasciando titoli che appaiono del tutto inadeguati agli standard tecnici correnti; ne è un perfetto esempio Marine Sharpshooter 3, un first person shooter chiaramente old-gen, che potrebbe essere facilmente definito “fuori dal suo tempo”. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

Conflitto imminenteIn un periodo di grandi tensioni politiche tra Occidente e Oriente, grazie ad alcune agenzie di intelligence, l’Onu scopre la presenza di alcuni ordigni nucleari in Iran. La decisione della nazione islamica di negare l’accesso alle forze occidentali per verificare la veridicità delle informazioni raccolte, spinge l’Onu ad inviare in missione dei Marine. Qui entrerete in gioco voi; vestendo i panni di un abile cecchino, accompagnato dal suo fedele ricognitore, dovrete investigare sulla situazione, per poi intervenire in caso di reale necessità. Per svolgere la vostra missione, avrete a disposizione un discreto arsenale; potrete scegliere tra cinque fucili da cecchino per il personaggio principale, cinque mitragliatori per il vostro commilitone e quattro pistole, delle granate e delle mine per entrambi. La varietà tra le armi disponibili è alquanto varia, sia per quanto riguarda il look, ma soprattutto per ciò che concerne l’effetto in combattimento; per ottenere il massimo da ogni strumento di distruzione, avrete quindi bisogno di un po’ di tempo ed un po’ di pratica. La modalità principale – l’unica offerta dal titolo – si snoda in una serie di missioni, ognuna delle quali potrà essere superata portando a termine alcuni obiettivi prestabiliti. I nemici, purtroppo, a causa di un’intelligenza artificiale davvero imbarazzante, rappresenteranno raramente un ostacolo alle vostre azioni; oltre a dimostrarsi negati nell’uso delle armi, i soldati Iraniani si muoveranno quasi sempre in gruppi di pochi elementi. La loro tendenza a rimanere “fermi” sul posto di guardia, li renderà dei bersagli che chiunque sarebbe in grado di abbattere. Il vostro fucile di precisione vi apparirà come una vera e proprio arma di distruzione di massa, visto che difficilmente sarete abbastanza bravi da sbagliare un “headshot”; il sistema di puntamento, è infatti talmente preciso da risultare avvilente, specialmente per tutti coloro che dovessero avere un po’ di esperienza negli sparatutto.L’IA è purtroppo carente anche nel vostro compagno di sventura, il quale sarà praticamente inutile nella maggior parte delle occasioni; se per esempio riusciste a salire su una torretta nel corso di uno scontro a fuoco, noterete la sua incapacità nell’adoperare le armi. I colpi andranno infatti ad impattare con qualsiasi cosa, tranne che con il corpo del nemico.

Comparto tecnicoDal punto di vista tecnico questo titolo si attesta su degli standard notevolmente inferiori rispetto alla maggior parte dei titoli della stessa categoria. Graficamente parlando la realizzazione appare molto trascurata, soprattutto per quanto riguarda i modelli poligonali dei personaggi; ogni soldato, compresi quelli che controllerete direttamente, sono infatti caratterizzati da textures molto spigolose, che minano notevolmente il coinvolgimento di gioco. Anche durante le normali fasi di combattimento o di esplorazione, impugnando una qualsiasi arma, noterete l’orribile riproduzione delle dita del vostro alter-ego, molto più simili ad un rettangolo di carne che ad un dito vero e proprio. Le animazioni si dimostrano inoltre assolutamente innaturali e prive di qualsiasi riscontro con il mondo reale; se per esempio decideste di attaccare un soldato nemico, non appena quest’ultimo avrà subito il colpo, inizierà a correre da una parte all’altra del territorio come se fosse impazzito. Lo stesso discorso vale purtroppo per le animazioni di “decesso”, che oltre ad essere davvero brutte da vedere, denotano anche una così poca varietà, da rendere identico ogni tipo di eliminazione, indipendentemente dal punto in cui avrete colpito il vostro avversario. A tutto questo si aggiunge l’avvilente “magia”, che determina l’improvvisa sparizione dei nemici abbattuti dal campo di battaglia; talvolta, nello scenario, non vedrete nessun tipo di forma di vita, all’infuori del vostro inutile commilitone.La realizzazione degli ambienti di gioco segue la stessa linea di mediocrità evidenziata poc’anzi; i paesaggi sono scarni e privi di qualsiasi elemento di interesse che possa accrescere in qualche modo un’atmosfera già di per sé assolutamente piatta. L’interattività con gli scenari è pari a zero, ad eccezione dei temporanei solchi provocati dai proiettili su gran parte delle superfici. Da segnalare inoltre la presenza di irritanti barriere invisibili, che vi impediranno di raggiungere alcune zone del territorio, apparentemente percorribili. Il comparto audio è anch’esso tutt’altro che valido; il doppiaggio – interamente realizzato in italiano – fallisce nel tentativo di aggiungere profondità e pathos al clima bellico, a causa di una poca intensità e di timbri vocali fin troppo monotoni per una realtà come quella proposta. L’unica nota positiva riguarda le musiche di sottofondo, che pur dimostrandosi di scarsa qualità e monotone, sono sostanzialmente piacevoli da ascoltare. Il medesimo discorso vale anche per gli effetti sonori, discretamente realizzati, ma comunque sotto gli standard previsti per un titolo di questo genere.

HARDWARE

Requisiti MinimiPentium 4 o AMD Athlon 2.0 GHz CPUWindows 2000/XP256 MB RAMATI Radeon 9600 o NVIDIA GeForce 4 Ti 4600 con 128MB RAM Scheda Audio compatibile con DirectX1.5 GB di spazio su disco

Requisiti ConsigliatiPentium 4 o AMD Athlon 3.0 GHz CPUWindows 2000/XP512 MB RAMNVIDIA GeForce 5,6,7 o ATI Radeon X Series con 128MB Scheda audio compatibile con DirectX2.0 GB di spazio su disco

MULTIPLAYER

Assente

– Nessuno vi obbliga a comprarlo

– Comparto tecnico giurassico

– Giocabilità terribilmente limitata

– Una sola modalità di gioco

4.0

Se fosse stato rilasciato cinque o sei anni fa, Marine Sharpshooter 3 si sarebbe rivelato un titolo assolutamente valido, capace di regalare grandi soddisfazioni a tutti gli amanti del genere, ma ora, a ridosso del 2008, appare solo come un prodotto superato, incapace di coinvolgere né tantomeno di divertire alcun tipo di utenza. Un comparto tecnico ormai giurassico, impoverisce un’atmosfera già di per sé piatta, dove il gameplay – davvero limitato – rende impossibile lo sviluppo di qualsiasi strategia di gioco. In definitiva, se foste in cerca di un buon FPS da aggiungere alla vostra collezione, vi consiglio vivamente di guardare altrove: troverete sicuramente titoli più meritevoli del vostro denaro.

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