Recensione

LOCH NESS

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a cura di Mirai Trunks

Che la Arxel Tribe faccia le avventura con lo stampino ormai è risaputo. Lo prendiamo per buono e andiamo avanti, anche perchè, insomma, alla fine saltano fuori prodotti dignitosi. Questa volta però è andata meno bene del solito: dalle acque del lago di Caledonia è emerso un gioco (o un mostro? Il passo è breve…) poco convincente sotto molti punti di vista.

LOCH NESS; COS’E’In sintesi, Loch Ness è un gioco alla Atlantis, alla Reah, alla Myst; un’avventura in prima persona mousosa (leggi: punta e clicca) che vede chiamato in causa in prima persona nientepopodimenochè il vostro cervello. Già; niente sparatorie, lapidazioni, sassaiole, squartamenti. Ma tanti tanti enigmi da risolvere e tante tante madonne da tirare giù. Perchè? Eh, perchè qua siam già di fronte ad un difetto…spesso, troppo spesso, non si sa cosa fare e dove andare. Ci si ritrova in una locazione e senza neanche aver capito del tutto chi si è e cosa si fa si è costretti a errare in cerca di qualche oggetto o persona. D’accordo che questo è un difetto di fabbrica, anche in Hitchkock capitava questo, il problema è che in questo caso la questione è amplificata, dacchè accade non solo all’inizio, ma troppe volte anche nel resto dell’avventura. Purtroppo tutto questo a volte è frustrante, credetemi…ah, in tutto questo mi sono dimenticato di dirvi che voi siete un detective born in the USA richiamato all’ordine in terra di Scozia che avrà a che fare con strane morti ed eventi soprannaturali…scusate se rimango sul vago, forse troppo, ma la trama è una delle cose migliori del gioco. Nulla di eccezionale, ma è forse l’unica cosa per la quale vale la pena di portare a termine siffatto Loch Ness.

LOCH NESS; LA GRAFICA ED IL SONOROAndiamo maluccio…la grafica appare assai datata, buona per un gioco di 2-3 anni fa; gli ambienti sarebbero anche discretamente ricchi di particolari e belli da vedere, se solo non fossero caratterizzati da textures molto poco appropriate e da una pixellosità spaventosa. Decenti e nulla più i modelli poligonali; anch’essi, comunque, non paiono di ultima generazione. Il sonoro soddisfa al 50%: effetti nella media, musiche tanto d’atmosfera quanto soporifere.

LOCH NESS; GIOCABILITA’ E LONGEVITA’Poteva forse la giocabilità essere più che buona? Ragazzi, parliamo dell’Arxel Tribe…anche ‘stavolta non si supera il 7. Eppure in un gioco del genere basta poco, no? Già, ma che io debba premere 340 volte in una direzione perchè quel mentecatto d’un investigatore ci vada non mi sta bene. E alla lunga snerva. Anzi, anche alla corta. E vi fa passar la voglia di giocare…anche perchè, come già detto, non si capisce mai dove si deve andare, seppur sul vostro diario personale annotiate preziosi consigli; inoltre Loch Ness non è uno di quei giochi che vi tengono appiccicati allo schermo, nonostante un’atmosfera cupa al punto giusto e ad una trama alquanto gradevole. Enigmi di livello di difficoltà standard, sempre che troviate gli oggetti giusti, spesso nascosti in posti impensabili…cali il sipario, inutile proseguire.

HARDWARE

Mistero, comunque sul mio Pentium III 500 ha funzionato bene.

MULTIPLAYER

Non disponibile; ovvio per un gioco come questo.

Giusto l’atmosfera, cupa e tetra al punto giusto, e la trama.

Realizzazione tecnica non certo da urlo;

Meccanica di gioco poco convincente;

Longevità concatenatamente (invenzione pura) compromessa

7.2

Che dire, questo gioco non convince. Realizzazione tecnica insufficiente, giocabilità e longevità da rivedere a settembre (anzi, col debito). Se amate giochi come Myst, Reah o Atlantis potete anche pensare all’acquisto di questo Loch Ness, altrimenti direi che sul mercato qualcosa di meglio lo si può trovare.

Voto Recensione di LOCH NESS - Recensione


7.2