Recensione

Kane and Lynch: Dead Men

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a cura di Star Platinum

Da quando i videogames hanno cominciato a farsi conoscere, cambiare e diventare un fenomeno su larga scala, si è capito il valore straordinario che l’originalità può avere nel giudizio su un prodotto. Non sempre però delle aspettative elevate si traducono in risultati altrettanto brillanti e a volte capita che tutte le promesse fatte in fase di sviluppo finiscano poi diventare solo un miraggio tecnico non in grado di fornire una chiave di lettura altrettanto positiva a livello di gameplay e spesso mancante anche di quegli aspetti base che sarebbero risultati indispensabili e necessari. Fatta questa doverosa premessa, è giunto il momento di avvicinarsi a questo titolo con una punta di delusione, che proprio ci risulta impossibile nascondere.

Una pistola per dueIl primo aspetto a lasciare positivamente colpiti in Kane and Lynch: Dead Men è rappresentato da una trama adulta e ben orchestrata, capace di rendersi interessante e coinvolgente fin dalle prime fasi di gioco. Il protagonista della vicenda è un ex mercenario di nome Kane (alias Adam Marcus), che in passato faceva parte di un’organizzazione denominata The 7, dalla reputazione tutt’altro che rispettabile e che ora, per saldare un vecchio conto rimasto aperto, pretende in cambio la restituzione del bottino perso, che potrà essere recuperato solo portando a termine numerose rapine ed altre azioni criminali. Se Kane non riuscirà a portare a termine l’obiettivo vedrà morire la propria famiglia. Come se tutto ciò non fosse abbastanza, a complicare ulteriormente le cose ci si metterà anche un pazzo psicopatico di nome Lynch, che dovrà portarsi dietro senza possibilità di scelta, poiché questo è il volere dell’organizzazione criminale che controlla i fili ed è lui che dovrà monitorarne ogni azione riferendo quanto accade. Una convivenza sicuramente non pacifica, che però si rivelerà utile in più di un’occasione, come avremo modo di vedere in seguito. Rispetto a quanto annunciato mesi fa sono stati mantenuti alcuni aspetti, ma risultano inspiegabilmente poco curati altri, oltretutto molto importanti. Per prima cosa l’intelligenza artificiale dei personaggi che avrete modo d’incontrare lungo il vostro cammino è molto discontinua. Non soltanto i vostri compagni faticheranno ad eseguire ordini anche semplici, ma il più delle volte vi saranno solo d’intralcio senza fornirvi un adeguato supporto di copertura. Anche le dinamiche comportamentali di massa tanto sbandierate quando il titolo fu annunciato sono praticamente assenti e difficilmente riscontrerete nella folla azioni davvero corrispondenti a comportamenti reali, anche nelle situazioni di panico più totale o in mezzo a combattimenti serrati. A tal proposito è anche bene sottolineare il difetto che in misura maggiore incide sulla giocabilità, riducendola ad un livello poco sopra la sufficienza. Per quanto le azioni effettuabili e le armi che sarete in grado di acquisire sono presenti in numero più che generoso, inspiegabilmente la sensibilità del mirino non vi permetterà mai di andare a bersaglio con facilità, ma anzi vi costringerà a sprecare numerosi colpi esponendovi al fuoco nemico anche in situazioni apparentemente tranquille. Da questo ne deriva un divertimento generale troppo discontinuo, unito ad un livello di difficoltà che non vi permetterà mai di vivere ogni missione senza un pizzico di frustrazione che dopo un certo periodo degenera in noia.

Una squadra mortaleIl fatto di dover recuperare un bottino in diamanti dislocato in differenti locazioni, vi costringerà a visitare numerose ambientazioni ed edifici, spesso anche molto affollati. Fortunatamente in questo caso si nota una certa cura dei programmatori almeno per quel che riguarda l’interazione con i livelli, che saranno ricchi di elementi distruggibili o comunque danneggiabili e che potrete usare a vostro piacimento per creare trappole e diversivi durante ogni scorribanda. Nonostante l’intelligenza artificiale dei vostri alleati non sembri mai in grado di farsi apprezzare, diversamente i nemici sapranno attaccarvi con buona scelta di tempo e –cosa peggiore- una precisione quasi inumana durante gli scontri. Non capiterà di rado infatti di ritrovarsi impallinati da cecchini posti in luoghi praticamente inaccessibili e la cui mira potrebbe rappresentare una vera sfida alle leggi della balistica. A risollevare un po’ la situazione ci pensa fortunatamente la modalità multiplayer che in parte ripercorre la storia, proponendo il consueto campionario di rapine ed estorsioni da compiere, ma permettendo fino a otto giocatori di essere protagonisti della vicenda, formando una vera e propria banda di criminali. Lo scopo sarà molto semplice: mettere a segno quanti più colpi possibili e fuggire, possibilmente tutti interi, dal luogo del misfatto. Se uno dei membri del gruppo dovesse malauguratamente restare ucciso nella rapina, il computer lo inserirà automaticamente tra i buoni, nelle vesti di una guardia o poliziotto, ottenendo il compito contrario, ossia quello di proteggere il denaro dai propri ex compagni. Decisamente più interessante, seppur difficile da portare a termine, resta anche la possibilità di poter fuggire tradendo i propri compagni ed uccidendoli, ma questa azione vi renderà immediatamente un bersaglio umano che non riuscirà a fare molta strada indisturbato. In definitiva le possibilità offerte dal gioco in multiplayer migliorano il gameplay donandogli un po’ di vivacità, ma viste le premesse ci si sarebbe aspettato ben altro onestamente.

L’importanza dell’hardwareDal punto di vista tecnico non si può essere molto soddisfatti del risultato finale, soprattutto in considerazione degli elevati requisiti tecnici richiesti dal gioco. Nonostante in generale si percepisca un dettaglio grafico discreto ed esente da difetti particolarmente gravi, va segnalata una mancanza di dettagli oltre la media e di una caratterizzazione di strutture ed elementi poligonali che non sembrano in linea con gli standard qualitativi dell’ultimo periodo. Anche le texture e la palette grafica utilizzata appaiono sottotono, seppur di buona fattura e piacevoli, ma mai vicino ad un livello di eccellenza. Discorso diverso invece per il comparto audio, caratterizzato da un ottimo doppiaggio, ricco di dialoghi che ben poco lasciano all’immaginazione e completato da musiche ed effetti sonori – in particolar modo per quanto riguarda armi ed esplosioni- molto ben curati. La giocabilità purtroppo compromette il giudizio finale a causa dei numerosi difetti elencati poco sopra, primo fra tutti un sistema di controllo apparso impreciso e un’intelligenza artificiale a tratti sconvolgente (in negativo). La trama presenta molti spunti interessanti che riescono a trasmettere il giusto grado di coinvolgimento, ma se si esclude la modalità online resteranno pochi stimoli per portare a termine l’avventura da soli a causa di un livello di difficoltà mal bilanciato e spesso frustrante. Peccato perché le premesse per un ottimo titolo c’erano davvero tutte, ma una realizzazione superficiale lo rende poco più che discreto e adatto principalmente solo a coloro che apprezzano i giochi d’azione e con tante armi da fuoco da controllare. Per il resto non farete fatica a trovare un titolo migliore nel caldo panorama videoludico di queste settimane che precedono il Natale.

HARDWARE

Requisiti minimiSistema oWindows XP SP2 o Windows VistaPentium 4 o AMD Athlon XP 1800+Memoria RAM: 1GBHD: 7 GBScheda video: NVidia (128MB) o superioreDVD-Rom 4x

MULTIPLAYER

Modalità online fino ad 8 giocatori.

– Storia interessante

– Ottimo doppiaggio ed effetti sonori

– Alcune idee innovative

– Graficamente non impeccabile

– Gameplay migliorabile

– Intelligenza artificiale deludente

7.0

Kane and Lynch, in definitiva, può definirsi un titolo incompleto anche se più che sufficiente. Una trama interessante abbinata ad una modalità multiplayer online più che positiva riescono a garantire una longevità adeguata, ma in sostanza sono la giocabilità e la realizzazione tecnica a deludere, risultando davvero poco curate. Appare chiara la volontà degli sviluppatori di aver voluto creare un approccio intuitivo ai combattimenti, ma proprio per questo motivo non si può passare sopra ad un’intelligenza artificiale così superficiale e semplicistica, aggravata da un sistema di controllo poco preciso. Non vi ritroverete certo di fronte ad un capolavoro, ma se avete un pc abbastanza potente da potervelo permettere potrete portarvi a casa un gioco comunque divertente anche se non impeccabile. Magari dateci prima un’occhiata scaricando una delle numerose demo presenti sulla rete e poi decidete se fa per voi.

Voto Recensione di Kane and Lynch: Dead Men - Recensione


7