Il Verdetto di SpazioGames
Guise of the Wolf è un indie sviluppato dalla Fun Games e pubblicato sulla piattaforma Steam, un gioco senza nessuna pretesa né ambizione che, secondo molti, non varrebbe neanche la pena di provare, ma andiamo con ordine…

A Bassa Risoluzione!Il gioco, già dal menù, rimane ancorato alla risoluzione fissa di 800×600 senza possibilità di essere aumentata, sono completamente assenti tutte le impostazioni grafiche poiché è tutto preimpostato per essere giocato nella peggiore e unica grafica possibile. Le texture ricordano come modello quello di un cartoon. Questo è un gioco dove si vedono i poligoni, dove i riflessi delle superfici sono ridicoli e le luci sono completamente assenti. Per più volte vi troverete in angoli completamente neri perché lo sviluppatore non aveva la benché minima idea di come usare gli effetti di luce. Vi dobbiamo avvisare che non mancano gravissimi bug grafici, come percorsi non triggerati che vi faranno oltrepassare gli oggetti o punti non scriptati correttamente che faranno crashare il gioco. Non possiamo non parlare dei volti, che sembrano quelli di un videogame anni ’90: nasi triangolari, pochi dettagli… sembra di avere a che fare con delle marionette e, per di più, la faccia del conte presenta una fastidiosissima linea di simmetria in mezzo alla faccia.Appare evidente come chi ha sviluppato questo gioco sia proprio agli inizi del suo lavoro e si sia cimentato anche frettolosamente, rilasciando un prodotto nemmeno finito. La cut scene finale viene risoltacon delle vignette animate che scorrono in sequenza come in un fumetto. Troppa inesperienza grafica oggi si paga cara: le critiche e gli sfottò sul web non sono mancati.
Nostalgici?Cosa possiamo salvare, allora? Ciò che ci è piaciuto di questo gioco è la capacità di suscitare una certa nostalgia di quando i giochi si provavano anche a 800×600 pixel, con la Nvidia Voodoo 2 che rumoreggiava come un treno, quando si giocava a videogame come Rune, Soul Reaver, Heavy Metal Fakk 2, ed erano giochi con una grafica che adesso snobberemmo ,ma quando li giocavamo allora ci sembravano belli come se fatti con L’Unreal Engine 4. Questo Guise of the Wolf può piacere per questo: ritornare a far girare un gioco di 800×600 su un computer che forse se la “riderà allegramente”, mentre tu ricorderai nostalgicamente i bei tempi andati e l’onorato servizio del tuo Intel Celeron ormai in cantina.
– Praticamente Nulla
– Longevità
– Grafica
– Trama banale
– Bug a non finire
3.0
In conclusione Guise of the Wolf è un gioco che oggi non merita assolutamente la sufficienza, la stragrande maggioranza degli utenti è pentita del suo acquisto e probabilmente lo sarete anche voi. Tuttavia è lodevole la possibilità data da Steam alla pubblicazione di titoli anche molto acerbi, se non altro per il fatto che la comunità Steam, con le sue critiche, possa portare Fun Games a migliorarsi.