Recensione

Guilty Gear XX Accent Core Plus

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a cura di Spoudaios

Dopo un breve periodo di leggero raffreddamento nei confronti del genere, i fighting game, picchiaduro per i meno anglofoni, sono tornati in auge soprattutto grazie ai franchise più conosciuti e acclamati, leggasi Tekken e Street Fighter. Non bisogna però dimenticare che esistono, come in ogni forma di intrattenimento, delle correnti più underground, di nicchia, anche in questo ambito. La serie Guilty Gear fa parte proprio di questo filone. Gli utenti Wii hanno una nuova occasione per avvicinarsi al franchise, vediamo insieme se ne vale la pena.

Good-old-fashioned picchiaduroIl chilometrico titolo del gioco, che riporta quel Plus finale, ci ricorda che si tratta di un porting del capitolo uscito ormai molti anni fa su PlayStation 2, con qualche piccola aggiunta. Come da tradizione, Guilty Gear XX Accent Core Plus si presenta come un classico picchiaduro totalmente bidimensionale, con personaggi dal look marcatamente manga e basato su movimenti molto veloci e brevi conditi con alcune (non molte) mosse speciali. Le modalità di gioco sono le classiche Survival, Storia, Missioni e multiplayer, presente quest’ultimo anche con la variante Scontro a squadre, i cui titoli si spiegano autonomamente: in Storia seguiremo le vicende di ognuno dei lottatori, coinvolti nell’abbozzato plot principale consistente nella minaccia di armi biologiche (le Guilty Gear appunto), in Missioni avremo degli obiettivi specifici per ogni match affrontato e in Survival dovremo ovviamente riuscire a sopravvivere ad una serie di scontri successivi aumentando di livello ad ogni duello. Due giocatori potranno poi darsele di santa ragione, affrontando anche match tre contro tre nel summenzionato Scontro a squadre. Sul lato del puro gameplay, il nocciolo è rappresentato dalla Tension Gauge, una barra che si riempie in base all’aggressività del nostro stile di combattimento. Come è lecito immaginare, il completare la stessa permetterà di effettuare mosse speciali uniche per ogni lottatore, ognuno dei quali conta su di una base di mosse comuni ma comunque interpretate con stili differenti. Quel che emerge in ogni scontro, aldilà di tecnicismi ed etichette, è la velocità dei combattimenti e il continuo incalzare degli scontri che rendono il titolo abbastanza divertente. Si tratta dunque di una formula piuttosto conosciuta e consolidata, che i fan di vecchia data sapranno riconoscere ed apprezzare in quanto ben funzionante, ma allo stesso tempo alcuni potrebbero desiderare uno svecchiamento in favore di qualcosa di realmente nuovo.

Quando Classico è meglioI fighting game sono uno di quei pochi generi che fino ad oggi mal si sono sposati con i controlli alternativi e il titolo Arc System Works ne è un caso emblematico. Volendo essere molto concisi e chiari, la coppia WiiMote e Nunchuck è semplicemente inutilizzabile ed assolutamente inefficace a causa della disposizione grossolana dei comandi, della scarsa sensibilità nella ricezione dei movimenti e del fatto apparentemente ovvio ma importantissimo che in un picchiaduro le necessità primarie sono rapidità e precisione nei movimenti. Premere C o Z, mentre si agita WiiMote o Nunchuck non è abbastanza intuitivo e veloce in un titolo simile. La soluzione migliore, nonché l’unica auspicabile, è l’utilizzo di un Classic Controller (meglio se Pro) o di un controller per GameCube grazie ai quali potrete disporre di uno schema molto più comodo e rapido; se avete intenzione di acquistare Guilty Gear XX Accent Core Plus meglio che ne siate già muniti oppure mettiate in conto la spesa extra.

Legnate disegnateNonostante, come tutti ormai ben sappiamo, le terze parti su Wii non ci abbiano abituato a miracoli in termini di grafica, Guilty Gear XX Accent Core Plus risulta gradevole, sebbene, allo stesso tempo, non riesca a nascondere tutti i suoi anni. Si tratta del resto di un gioco uscito su PlayStation 2 circa sei anni fa. Come già accennato il picchiaduro è completamente realizzato in 2D, e sia i fondali sia i personaggi presentano un caratteristico stile anime. Nel complesso gli sprite sono ben definiti e mostrano movimenti molto fluidi (caratteristica fondamentale in un gioco simile) tuttavia nel 2011 gli utenti potrebbero non accontentarsi, volendo qualcosa di stilisticamente più attuale. La colonna sonora è di buona qualità, così come l’effettistica, ricordando che tutto ricalca volutamente le produzioni vecchio stile.

– Molto apprezzabile dai fan…

– Roster al completo

– Buona longevità

– Stile anime sempre gradevole

– …molto meno dagli altri

– Risente degli anni trascorsi

– Ingiocabile con Wii Remote e Nunchuk

– Contenuti identici alle versioni precedenti

6.5

Nel 2011 Guilty Gear XX Accent core Plus sente tutto il peso dei suoi anni. Non che sia un titolo di cattiva qualità né poco divertente, ma è palese come si basi su meccaniche un po’ vecchiotte ed in ogni caso orientate verso gli irriducibili fan dei picchiaduro hardcore vecchio stampo. Per pochi una manna, per altri una condanna potremmo dire. Se siete tra la schiera di accoliti della saga che non poterono giocare l’originale, allora l’esborso non potrà che restituirvi soddisfazioni, tenendo comunque conto della necessaria spesa aggiuntiva per un Classic Controller nel caso in cui non lo abbiate. Tutti gli altri facciano bene i propri calcoli.

Voto Recensione di Guilty Gear XX Accent Core Plus - Recensione


6.5