Il Verdetto di SpazioGames
Nato dalla costola dei cosiddetti flash games il concept alla base di Diner Dash richiama alla mente più di uno di quei simpatici giochi che imperversano per la grande rete quotidianamente. Se la forza di questi piccoli enterteinment sta proprio nel saper rubare un po’ di divertimento a piccole dosi, spesso durante fasi di stanca della giornata, fondare un intero gioco per una piattaforma prestigiosa come il PlayStation Network (ed altre ancora prima) su una struttura piuttosto semplice, appare un’ operazione quantomeno rischiosa. Scoprite con noi se il titolo ha tutte le carte in regola per competere con i grandi del genere oppure se si tratta, questa volta è proprio il caso di dirlo, della solita minestra riscaldata.
La dura vita di una camerieraCome ogni puzzle game che si rispetti dai tempi del mitico Arkanoid in poi è doveroso trovare una qualsiasi trama, seppur ridotta all’osso, per fare da mordente alle vicende a schermo che sarete chiamati ad affrontare. Anche in questo caso, infatti, la tradizione rimane intatta, ed offre al giocatore uno spunto interessante come background narrativo al gameplay vero e proprio. Impersonando la simpatica Flo, verrete ben presto a conoscenza della sua monotona vita d’ufficio, priva di verve e condita da ritmi incalzanti e stressanti, fino a che non deciderà di cimentarsi in una nuova attività : la cameriera, ed è qua inizieranno a manifestarsi le prime pecche del titolo. Per gran parte del gioco, infatti, il nostro compito sarà soltanto quello di servire i tavoli, di prendere ordinazioni, di portare le suddette al cuoco, sparecchiare e ripetere tutto dall’inizio, fino alla fine seguendo il manuale del cameriere modello. Tutto nel gioco sembra ricordare la parabola decrescente che la povera Flo, e noi giocatori al seguito, saremo costretti a vivere. Come ogni cosa nuova, tutto inizialmente apparirà decisamente accattivante rispetto alla routine d’ufficio, tuttavia, ben presto, tutti i nodi verranno al pettine e ci ritroveremo dalla classica padella alla brace, è proprio il caso di dirlo. Oltre questo iter estenuante di cose da fare, si aggiunge un fattore totalmente deterrente al divertimento, ovvero il tempo. Avrete sempre a che fare con un orologio che scandirà inesorabile la pazienza dei clienti in attesa di essere serviti, finendo col far divenire, alla lunga, le partite una stressante e frenetica corsa all’iter perfetto. Lo scopo del gioco è quello, basilare, di avanzare di livello, e per farlo dovremo raggiungere un budget minimo ottenuto con mance e bonus vari, va da sé che se i clienti si spazientiranno (e più si va avanti più lo faranno in fretta) le mance saranno bassissime ed avanzare di livello diverrà sempre più difficile. Fin dalle prime fasi di gioco emergono quindi tutti i limiti di una struttura ludica che poteva subire un’evoluzione ben diversa e che invece appare notevolmente ridimensionata rispetto alle discrete idee ed al potenziale su cui il gioco poteva contare, con l’effetto di un ridimensionamento degli stimoli ben più che evidente.
L’arte del servireDopo i primi istanti di gioco, in cui tutto apparirà divertente perché nuovo, la meccanica di gioco rivelerà tutti i suoi limiti proponendo pochissime variazioni e nulla più. Man mano che andrete avanti con i livelli avrete a che fare con clienti sempre più esigenti e differenti, ma le azioni che dovrete fare, purtroppo, saranno sempre le stesse, salvo rare eccezioni. Una di queste sarà la possibilità di dare dei pasticcini o altri “contentini” ai clienti in attesa per non farli andare via, ben misera cosa rispetto al resto che non salverà il gioco da una sensazione terribile di deja-vu. Molto del fascino iniziale di Diner Dash sparirà presto quando vi ritroverete a dover fare tutte le azioni in modo frenetico ed ossessivo, causando in definitiva più stress che divertimento.Anche dal punto di vista della realizzazione tecnica appare chiara la matrice di provenienza del gioco, ovvero quei casual game che impazzano nei browser di mezzo mondo. Lo stile minimale e semplicistico, infatti, si rifà vagamente ad un retrogusto fumettistico caratterizzato da colori accesi, pochissimi poligoni ed una palette viva e sfarzosa. Peccato solo che anche in questo caso, superato il piacevole impatto iniziale, tutto resterà pressoché identico e ciò appare ancor più grave se si va a considerare la piattaforma in cui il gioco è approdato. Con il procedere dei livelli, il ristorante cambierà d’aspetto, divenendo più d’elite. Tuttavia basta guardare le immagini a corredo per rendersi facilmente conto che in realtà, disposizione tavoli e abbellimenti vari a parte, l’ambiente di gioco sarà sempre lo stesso. I clienti, contraddistinti per colore ed abbigliamento, avranno tutti lo stesso modello, le stesse espressioni ripetute alla nausea e il tutto dicasi per l’ambiente, che prevede unicamente un corridoio iniziale ed una sala per i tavoli. La pochezza grafica, purtroppo, fa da pari all’altrettanto scialbo sonoro, in cui si susseguiranno sempre più veloci, ticchettii, tintinnii e vociare assortito che ben presto diverranno oltremodo insopportabili. La longevità è allietata da un buon comparto multiplayer suddiviso in tre distinte modalità di gioco :Co-op : Piuttosto esplicativa, assieme ad un altro giocatore dovrete avanzare per livelli sempre più difficili.Head-to-HeadTeam Dash : Due squadre di quattro giocatori si contendono la vittoria.Nonostante gli “sforzi” fatti per rendere appetibile il prodotto, Diner Dash rappresenta un’esperienza povera, fatta di meccaniche ripetitive e poco altro. Il setting carino si perde in una giocabilità tremendamente noiosa e frustrante orfana di qualsivoglia strategia causa fattore tempo.
– Graficamente carino..
– Diverte le prime ore..
– Multiplayer simpatico
– …ma nulla di più
– …ma stanca prestissimo
– Ripetitivo fino all’estremo
– Bassa rigiocabilità
6.3
Diner Dash non riesce a divertire alla lunga, ma anzi a stancare il giocatore che non troverà nessun interesse alla distanza se non qualche fugace partita multiplayer. Richiamare l’operato di un cameriere poteva esser divertente, ma il titolo targato GameLab è risultato soltanto un’estenuante corsa contro il tempo e poco altro. Sicuramente in giro c’è molto meglio per lo stesso prezzo e considerata la vastissima offerta che si trova sul PlayStation Network, ma non solo, appare difficile consigliare l’esperienza offerta da Diner Dash a qualcuno.