Recensione

Cops 2170: The Power of Law

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a cura di pWi

Strategici a turni…che passione! Cops 2170: The Power of Law rispolvera l’ormai vetusto genere degli strategici a turni. Si tratta di una tipologia di gioco che ha fatto la sua fortuna nella metà degli anni ’90, ma che adesso è abbondantemente sorpassata grazie a produzioni che fanno della dinamicità e dell’imprevedibilità la loro arma migliore. Con questo non vogliamo dire che non è lecito produrre, oggi giorno, strategici a turni, solo che è difficile trovare dei giusti equilibri di gioco, tali che anche il giocatore più smaliziato, e ormai abituato a produzioni con ben altre feature, possa giocare senza annoiarsi. Certo, un gioco come UFO: Enemy Unknown resterà per sempre fra i più grandi capolavori della storia dei videogiochi, così come il suo sequel X-Com o come un altro importante esponente del genere uscito negli anni ’90, Incubation. Detto questo, Mist Land, giovane software house russa, ha cercato di riproporre una struttura di gioco che ha tutti gli elementi per poter rientrare nei canoni degli strategici a turni, vediamo se è stata trovata quella miscela di cui abbiamo parlato poc’anzi…

I poliziotti del 2170 Cops 2170 ha un’ambientazione futuristica con evidenti elementi cyberpunk. La protagonista è l’agente Kati, ufficialmente Katrin. Si tratta di una procace e bellissima fanciulla che ha deciso, d’un tratto, di far parte del corpo della polizia perché insegue un ideale. Vorrebbe un mondo senza crimini, dove regna unicamente la giustizia. Difatti, l’unico elemento della trama di un certo spessore riguarderà l’evolversi della psicologia di questo personaggio, inevitabilmente vittima di un mondo di compromessi, dove l’ingenuità non ha alcuna collocazione. Al di là dell’obiettivo della missione vera e propria, l’unico altro requisito che ci viene chiesto è di non far morire Kati, in quanto lei dovrà essere sempre presente in tutte le missioni del gioco. Nelle varie missioni ci imbatteremo in diverse gang criminali, le quali vorranno una mano di aiuto in cambio di informazioni, ostaggi, del passaggio in una determinata zona off-limits per la polizia. L’unica scelta possibile sarà quella di schierarsi con i criminali. Il cyberpunk si manifesta anche in strani oggetti robotici o creature al limite con il fantasy, tutto corroborato da una patina horror grand-guignolesca. Durante le battaglie, infatti, potrà capitare di imbattersi in robot muniti di potentissime armi o in topi giganti altrettanto armati. Si tratta, insomma, di un mondo cupo, avvolgente e stringente per i pochi, impauriti ma coraggiosi membri della polizia. L’inizio del gioco avverrà nella centrale di polizia. Qui vi ritorneremo ogni qual volta gli eventi lo consentiranno e sarà l’unico posto in cui potremo fare rifornimento di armi e cure mediche. Diciamo, innanzitutto, che non è stata inclusa alcuna forma di tutorial, cosa che renderà i primi minuti di gioco assolutamente frustranti per il fatto di dover scoprire da soli tutti i meccanismi di gioco e il funzionamento di un’interfaccia, per molti aspetti, non proprio intuitiva. Soprattutto il rifornimento di armi è stato affidato ad un menu, dal nostro punto di vista di vedere le cose, contraddittorio: è soprattutto complesso individuare i proiettili giusti per le rispettive armi. Certo che i programmatori hanno complicato la cosa aggiungendo un numero sterminato di proiettili diversi, a fronte di un altrettanto alto numero di armi disponibili. Tuttavia, le caratteristiche delle armi, come vedremo, sono molto importanti e, senza quelle giuste, non potremo completare le missioni più complicate. Nella centrale di polizia dovremo anche arruolare gli altri membri del nostro team d’assalto. In realtà, non avremo mai una grande scelta in quanto prenderemo sempre tutti quelli disponibili. Una volta aggiunti i vari membri al nostro team dovremo ripetere la fase di armamento per ciascuno di loro. Scendiamo finalmente sul campo di battaglia. Qui ci accorgiamo subito che le mappe sono molto ben disegnate e veramente ampie. Si distendono su vari livelli di altezza, presentano ottime texture e sono realistiche da un punto di vista della realizzazione delle varie strutture e degli edifici. Durante la missione è possibile che si intervallino due fasi di gioco ben distinte, le quali prevedono due strutture di gioco differenti. La fase centrale di gioco rimane comunque quella dei combattimenti. In questa Cops 2170 è un vero e proprio strategico a turni, nel quale ad ogni nostra mossa il nemico reagirà con un’altra mossa ovviamente conforme alla nostra. L’altra fase è quella investigativa. In questa potremo scorazzare per la mappa fregandocene del rispetto dei turni di gioco, anche perché di nemici non ce ne saranno più (capita o quando abbiamo ucciso tutti o quando ancora i nemici non sono ancora giunti sul campo di battaglia). La cosa particolare è che, anche in questa fase che potremmo definire “libera”, non potremo spostare due agenti contemporaneamente. Infatti, una volta impostato il cammino di un agente, se agiremo nuovamente sul tasto sinistro del mouse, il cammino stesso si interromperà. Tutto ciò porta ad attese abbastanza frustranti, visto che spesso i vari agenti impiegheranno anche minuti per percorrere le vastissime mappe. Ad ogni modo, in queste fasi investigative non dovremo mai far nient’altro oltre il trovare determinati personaggi e imbastire stranissimi dialoghi, comunque sempre precalcolati e sui quali non potremo agire che per elementari scelte. La cosa bizzarra è che percorrendo la mappa con la nostra telecamera potremo subito vedere dove sono collocati i vari personaggi da scovare (i quali, tra l’altro, stanno sempre fermi nella stessa posizione), selezionare un agente e mandarlo nella locazione che ci interessa. Ma dove sta allora l’investigazione?Tuttavia, come già detto, il vero fulcro del gioco è quello dei combattimenti. Per capire come funziona dobbiamo analizzare la struttura di gioco portante di Cops 2170. Diciamo che ci sono due fasi: una dove saremo noi chiamati a prendere delle scelte, l’altra dove sarà l’intelligenza artificiale ad elaborare dei movimenti. Durante i combattimenti non ci saranno solo elementi della nostra squadra e nemici, ma tutta una serie di nostri aiutanti. Questi potranno essere poliziotti o membri di altre gang che, per l’occorrenza, perverranno in nostro aiuto. Durante il nostro turno potremo spostare gli agenti, imbracciare un’arma o un oggetto piuttosto che un altro, ricaricare, correre, accovacciarci, usare degli elementi sullo sfondo, hackare dei sistemi di sicurezza. Ognuna di queste operazioni richiede un determinato coefficiente di punti di azione. Una volta esaurito tale coefficiente ci viene intimato che i movimenti di quel determinato agente sono finiti e saremo costretti o a passare ad un nuovo agente o a dichiarare finito il nostro turno, dando al nemico la possibilità di muoversi. Una componente fondamentale è quella relativa alla possibilità di spostarsi. E’ assolutamente fondamentale spostare gli agenti sfruttando i ripari offerti dalla mappa ed evitando di esporli al fuoco nemico. Inoltre ogni spostamento va fatto considerando le caratteristiche della propria arma e quelle delle armi dei nemici. Molte di queste, infatti, possono essere efficaci per gli attacchi ravvicinati, altre per quelli dalla distanza, altre ancora per entrambi i tipi di attacco. Insomma, se siamo con una piccola mitraglietta e i nemici con potenti razzi sarà meglio non avvicinarsi troppo e cercare di effettuare un’altra strategia. Molto importante è anche l’aspetto legato alla precisione dell’arma e a quella del personaggio. Cops 2170, infatti, offre anche qualche elemento da gioco di ruolo, per cui i nostri personaggi acquisiranno precisione e destrezza. Ad ogni modo, è facile vedere un nostro agente sbagliare più di un colpo consecutivamente, anche da distanza ravvicinata. Onde per cui non è possibile dare per scontato l’esito di qualsiasi attacco. Terminato il nostro turno, toccherà all’intelligenza artificiale. E qui arrivano i dolori. Come abbiamo detto, in questa fase agiranno non solo i nostri avversari, ma anche degli elementi occorsi per aiutarci. Il problema è che, benché il gioco sia assolutamente statico (essendo uno strategico a turni), il computer esegue delle operazioni veramente assurde. Spesso capita di vedere personaggi operanti movimenti convulsi avanti e indietro senza alcun senso o, ancora, personaggi che si mettono davanti ad un palo e iniziano a sparare o, ancora, personaggi che ripiegano anche quando sono in netta superiorità numerica rispetto agli avversari. Insomma, da questo punto di vista siamo veramente ai minimi storici. D’altra parte si tratta di un elemento di cruciale importanza in un gioco di siffatte caratteristiche, visto che è ovviamente fondamentale impartire la propria strategia in virtù dei movimenti dei nostri avversari. Ancora, questa sezione del gioco è troppo consistente rispetto alla nostra. Con questo voglio dire che capita di impartire i nostri ordini e di dover aspettare veramente per interminabili secondi assistendo alle sconce operazioni del computer che abbiamo appena descritto. Questo fenomeno è generato dal fatto che spesso capita di dover gestire troppi pochi uomini rispetto a quelli gestiti dall’intelligenza artificiale.Spendiamo due paroline anche per quello che riguarda la conformazione delle varie missioni. Capiterà di dover sopprimere furiose lotte tra gang rivali, di uccidere il boss locale, di arrestare un’autorità criminale, di proteggere importanti testimoni, di difendere il dipartimento di polizia, di assalire edifici dichiarati illegali e altro ancora. Ad ogni modo, le diverse mappe sono abbastanza diverse l’una dall’altra, offrendo ambientazioni sempre differenti. Di volta in volta, ci troveremo a combattere sulle strade, nel covo di una gang, all’interno di un edificio e così via. Per quello che riguarda l’interfaccia di gioco, essa è collocata nella parte bassa della schermata. Sulla destra potremo controllare quale arma stiamo impugnando, accedere al nostro zaino, impostare il tipo di atteggiamento da assumere sul campo di battaglia (correre, accovacciarsi, usare oggetti, hackare sistemi di sicurezza). Per quanto riguarda lo zaino, qui saranno collocati tutti gli oggetti che non abbiamo potuto portare addosso, ma che comunque potremo utilizzare in qualsiasi momento della missione. Nella parte destra della schermata invece ci saranno tutta una serie di informazioni relative allo stato di salute dei nostri nemici e al numero residue di punti di azione disponibili. Infine è possibile anche consultare un piccolo diario, il quale ci fornirà informazioni relative alla missione in corso e ai nostri obiettivi.

Non resta che la grafica Come abbiamo accennato, l’unico elemento che, a nostro modo di vedere le cose, merita la sufficienza è la grafica. Infatti, le mappe sono realmente ben disegnate, sviluppandosi su più livelli e presentando una saggia composizione per quanto riguarda struttura ed edifici. Collocando la telecamera in alto e osservando così l’intera mappa, ci accorgiamo insomma che il luogo dove stiamo combattendo è realmente corposo e, per certi versi, realistico. Tutto questo grazie ad un numero sufficientemente elevato di poligoni e, soprattutto, ad ottime texture. Per il resto, non sono soddisfacenti i modelli poligonali dei vari personaggi, da censurare le animazioni e molto rari gli effetti grafici o le illuminazioni. Inoltre, sono ingiustificatamente lunghi i tempi di caricamento i quali ci faranno attendere molto allorché viene caricata una nuova mappa o quando decidiamo di “switchare” al destktop e ritornare al gioco. D’altra parte, per i motivi che abbiamo elencato poc’anzi, si tratta sicuramente del migliore aspetto di Cops 2170. Per quanto riguarda il comparto audio torniamo nella solita mediocrità. Gli effetti delle varie armi sono abbastanza ripetitivi, le musiche assolutamente anonime, il doppiaggio dei vari personaggi, a tratti, ridicolo. Chiudiamo dicendo che Cops 2170 non ha nessuna modalità multiplayer e che è commercializzato in Italia in una versione parlata in inglese e sottotitolata nel nostro idioma.

HARDWARE

Requisiti minimi: Processore da 800 Mhz o equivalente, 128 MB RAM, scheda video compatibile DirectX 9 con 32 MB.

Requisiti consigliati: Processore Pentium IV o equivalente, 256 MB RAM, GeForce 3 con 128 MB.

MULTIPLAYER

Assente.

– E’ comunque possibile imbastire qualche strategia

– Grafica superiore rispetto agli altri elementi

– Monotono

– Scarsa intelligenza artificiale

– Consistenti attese durante le battaglie

– Nessun elemento realmente innovativo

– Struttura di gioco datata

4.5

Cops 2170: The Power of Law è un prodotto deludente. Offre una struttura di gioco certamente vetusta, senza riuscire a creare quegli elementi innovativi che avrebbero potuto differenziarla rispetto al passato e renderla appetibile al giocatore abituato a prodotti ben più dinamici. Inoltre, il tutto si rivela ripetitivo e frustrante, visto che gli avvenimenti che si svolgono sul campo di battaglia sono sempre gli stessi e che saremo costretti a consistenti attese allorché dovremo aspettare che i movimenti dei personaggi non gestiti da noi giungano a compimento. Anche la trama è poca cosa e l’ambientazione, perlomeno, bizzarra.

Non riescono a risollevare le sorti del progetto neanche i dialoghi, spesso abbastanza ridicoli ed effettuati da personaggi che definire strani è veramente poco.

A tutto questo bisogna ancora aggiungere un livello di intelligenza artificiale insufficiente che, benché il gioco sia praticamente del tutto statico, si manifesta in comportamenti convulsi e fuori luogo dei vari personaggi che non controllerà il giocatore.

Gli unici elementi che ci sentiamo di salvare sono un discreto impatto grafico e la possibilità di poter, nonostante tutto, impartire qualche strategia degna di questo nome.

Per chiudere possiamo consigliare Cops 2170 solo a chi sarebbe disposto a qualsiasi cosa pur di giocare ad uno strategico a turni vecchio stampo.

Voto Recensione di Cops 2170: The Power of Law - Recensione


4.5

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