L’arrivo del WiiU ha dato agli sviluppatori molti nuovi spunti a livello di game design. Il Gamepad è un sistema di controllo unico, che permette di implementare in un titolo numerosi sistemi inconcepibili per periferiche più classiche, e può venir sfruttato in coppia con il Wiimote per creare gameplay estremamente atipici.
Purtroppo, al momento, i prodotti capaci di utilizzare a dovere tali qualità della console Nintendo sono ancora pochi, e per lo più sviluppati proprio dalla casa nipponica. Tra i third party impegnati a programmare sui lidi della grande N pochi si sono distinti, e ancor meno sembrano voler dedicare pienamente le loro risorse alla creazione di un titolo cucito su misura per WiiU.
Ubisoft fa parte del gruppo dei più volenterosi, e si è impegnata a portare i suoi titoli migliori sul nuovo hardware, dimostrando con ZombiU di poter congegnare esclusive di buona qualità per Nintendo. Nella lista dei prodotti, però, l’azienda ha inserito anche videogiochi più casual oltre ai blockbuster da milioni di dollari, consapevole dell’appeal del vecchio Wii su questa categoria di gamer. Uno tra questi è Marvel Avengers: Battaglia per la Terra, titolo inizialmente pensato per Kinect e ora trasformato per supportare Gamepad e Wiimote. Sarà un lavoro in grado di valorizzare le caratteristiche della console, o era il caso di lasciarlo su Xbox?
Hulk, TOUCH!
La trama di Battaglia per la Terra riprende a grandi linee quella dell’evento chiamato Secret Invasion, nel quale gli Skrull si preparano all’invasione della terra prendendo le sembianze dei supereroi Marvel. Il crossover non viene descritto con grande precisione o verve durante la campagna, e pertanto non riesce a catturare il giocatore, specialmente se questi ha già avuto modo di leggere i fumetti dell’arco sopracitato. In generale il background è una semplice scusa per mettere l’utenza davanti a una battaglia dopo l’altra, situazione già vista, ma sfruttata di certo meglio in tanti lavori simili.
Tutto ciò non sarebbe particolarmente grave se il gioco fosse dotato di un gameplay interessante, tuttavia gli sviluppatori hanno fatto scelte piuttosto scadenti in questo senso. Gli scontri vedono due supereroi scontrarsi contro una coppia di Skrull mutaforma, dotati casualmente di abilità e sembianze di altri paladini dell’universo Marvel. Se si decide di utilizzare il Wiimote lo schema di controllo rimane simile a quanto visto per la versione Kinect, e permette di utilizzare una tra tre mosse speciali eseguibili con movenze specifiche. Le altre azioni disponibili sono un attacco rapido, utile per contrastare colpi caricati degli avversari, un calcio che lancia in aria l’avversario e dà il via a una combinazione, e una schivata, modo migliore di difendersi dagli assalti avversari.
L’idea sarebbe anche curiosa una volta approfondita a dovere, ma in Battaglia per la Terra tutto si riduce a un semplicistico due contro due dal ritmo blando, nel quale ci si limita a contrastare gli attacchi e a rispondere con una serie di mosse speciali correlabili, che eliminano gli Skrull nel giro di un paio di tornate. La difficoltà aumenta ad ogni scontro, ma rimane sempre estremamente bassa e non basta a mantenere esaltante l’azione, specialmente quando si considera che tra i vari personaggi utilizzabili le differenze sono minime. Non importa chi avrete in squadra, l’unica cosa a variare sarà l’animazione dei colpi: ogni personaggio disporrà in genere di una mossa stordente, pensata per facilitare le combo, di un attacco che scaglia in aria, da collegare alla terza abilità, e di un assalto potente, con cui chiudere la serie. Fin troppo poco, per un sistema di combattimento che sorregge l’intera struttura di gioco.
Anche per quanto riguarda le modalità, infatti, la situazione non è delle più felici. Si ha a disposizione una campagna divisa per locazioni, che offre una serie di combattimenti introdotti da cutscene a fumetto, un arcade mode, nel quale si combatte senza intermezzi narrativi, un training mode, la cui utilità è ignota vista la semplicità del sistema, un tournament mode, che permette a quattro giocatori di affrontare un torneo, e un versus mode affrontabile in locale. Tutte queste opzioni offrono solo una cosa: combattimenti piatti e ripetitivi, con la sola eccezione della modalità sfida, strutturata a obiettivi ancor più facili da superare delle battaglie base.
La situazione prende una piega leggermente diversa quando come controller principale si utilizza il WiiU Gamepad. Paddone alla mano il sistema diventa in tutto e per tutto simile a quello di un action game per tablet, con mosse selezionabili con un tocco e colpi che richiedono di tracciare forme specifiche sullo schermo per essere eseguiti alla perfezione. Per certi versi funziona meglio delle meccaniche con motion controller, ma i fondamentali fallati non cambiano. La mancanza di contenuti decenti e di varietà dell’azione sono una ferita fatale, e poco importa se il titolo è chiaramente pensato per essere apprezzato anche dai più piccini, visto che ci sono prodotti accessibili a tutti ben più curati in circolazione.
Niente è meglio dello spandex
Il comparto tecnico è forse l’unico punto favorevole di Marvel: Battaglia per la Terra. Il motore grafico è pulito, con colori molto accesi e modelli discretamente dettagliati. Non va sottovalutata nemmeno la selezione di unlockables e costumi alternativi, sbloccabili durante la campagna e le altre modalità. Il roster conta 20 personaggi, di cui inizialmente solo la metà sono disponibili. Una volta sbloccati tutti, ad ogni modo, qualunque spinta a giocare svanisce nel nulla.
Non male la risposta dei comandi, migliorata notevolmente rispetto alla versione Kinect, ma non basta a risollevare una struttura calcolata male in partenza.
– Comparto tecnico degno
– Sistema estremamente accessibile
– Gameplay piatto e superficiale, che annoia dopo poco
– Poche modalità alternative, tutt’altro che ispirate
– Narrativa scadente che sfrutta male la licenza Marvel
Marvel Avengers: Battaglia per la Terra è un titolo dal gameplay fin troppo semplicistico, che stanca dopo pochissimo e non riesce a offrire né divertimento né un quantitativo di contenuti accettabile al giocatore. Merita di essere preso in considerazione solo per la sua accessibilità, utile per catturare i più piccini.