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Recensione

Air Mech

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Avatar di Hybr1d

a cura di Hybr1d

Pubblicato il 14/01/2013 alle 00:00
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Il Verdetto di SpazioGames

8

L’anno appena cominciato si preannuncia molto importante per il mercato dei free-to-play. Sempre più  software house continuano a scegliere questo modello di business per presentare i loro titoli al grande pubblico, ma solo un ristretto numero di essi riesce a far breccia nel cuore dei videogiocatori.  Certo, la possibilità di avere un gioco gratis su cui passare ore e ore farebbe felice chiunque, ma il rischio rimane quello di sacrificare qualità e contenuti sull’altare della gratuità. L’incognita più grande di questo tipo di giochi rimane sempre quella legata alla fruizione: molti di questi titoli infatti si rivelano essere più dei pay-to-win piuttosto che dei free-to-play, costringendo il giocatore a dover acquistare contenuti aggiuntivi per poterne goderne appieno o, nel caso di titoli competitivi, avere qualche chance di vittoria. Fortunatamente questo non sembra essere il caso di AirMech, RTS disponibile su Steam e sul marketplace di Google Chrome. Durante il nostro periodo di prova siamo rimasti entusiasti del titolo sviluppato da Carbon Games, che è riuscito a fondere ottimamente il gameplay di uno strategico in tempo reale con le meccaniche tipiche dei MOBA, genere in continua crescita che sta conquistando un numero sempre maggiore di appassionati. 
Pronti al decollo
Dopo aver creato il nostro account, ci troviamo ad affrontare un breve tutorial, l’ideale per prendere confidenza con la struttura di gioco e le meccaniche di AirMech. Come detto precedentemente, l’impostazione della partite è molto simile a quella di un MOBA. Il giocatore avrà il pieno controllo di un AirMech, robottone da combattimento dal design molto ispirato alla produzione giapponese degli anni ’80. I comandi di questo mech da combattimento sono piuttosto semplici: i tasti direzionali ne indirizzano il movimento, il mouse controlla la direzione di fuoco mentre il tasto shift e la barra spaziatrice ci permettono di controllare i veicoli sul campo di battaglia quando l’AirMech è trasformato in jet. I danni subiti durante il combattimento verranno riparati autonomamente una volta usciti dal fuoco incrociato nemico. La ripresa dei punti vita, però, è molto lenta ed è quindi consigliato dirigersi il più in fretta possibile sopra un avamposto controllato dalla nostra fazione per accelerare il processo di riparazione e ripristinare completamente la barra di energia. Quando saremo trasformati in jet non potremo bersagliare le truppe nemiche a terra, ma solo l’AirMech avversario se anche questo è in modalità volo. Importante è anche il carburante, che durante il volo ci permette di avere un boost di velocità utilissimo per sfuggire più rapidamente dal fuoco nemico e seminare i razzi a lungo raggio in grado di inseguirci per un lasso di tempo piuttosto lungo. Inoltre è essenziale per gli spostamenti dei veicoli nell’area di gioco: se il carburante si esaurisce durante il volo, il veicolo che stiamo trasportando cade dal jet, obbligandoci a dover rientrare su un avamposto per fare rifornimento e poi ritornare a finire la transizione. 
Come già accennato precedentemente, gli avamposti avranno un ruolo fondamentale nell’economia della partita. Oltre a rifornire di carburante e a riparare il nostro mech e le unità da lui trasportate, produrrà costantemente risorse economiche necessarie per la costruzione di nuovi veicoli. Gli avamposti potranno cambiare fazione nel corso del match e venire conquistati o riconquistati da entrambe le squadre. All’inizio di ogni partita, questi sono controllati da una terza fazione neutrale e ogni base è pesantemente difesa da torrette e veicoli corazzati controllati dall’intelligenza artificiale. Attaccandoli e facendo breccia nelle loro difese, potremmo permettere a quattro membri della fanteria d’assalto di fare irruzione nell’avamposto e di prenderne possesso. 
L’obiettivo di ogni singola partita è quello di distruggere la fortezza avversaria , portandoci a casa la vittoria. Mentre gli avamposti sono facilmente conquistabili e possono cambiare di mano molteplici volte durante una partita, le fortezze sono molto ben difese e difficili da espugnare. Questa caratteristica evidenzia la struttura strategica del titolo di Carbon Games. Non si tratta di un semplice MOBA in cui la nostra sfera di azione si limita alla gestione del personaggio principale, ma di un titolo in cui questa componente deve essere affiancata da un’oculata gestione delle risorse e dei veicoli per avere la meglio sul nostro avversario. Buttarsi a capofitto contro la fortezza nemica con solo un manipolo di veicoli a disposizione, si rivelerà una tattica suicida senza alcuna possibilità di riuscita. AirMech richiede il progressivo avanzamento del giocatore nello scenario e la conquista di nuovi avamposti per raccogliere le risorse necessarie alla costruzione di un buon numero di veicoli con cui pianificare un attacco finale con qualche esito di successo. Sebbene l’AirMech in nostro possesso abbia le abilità per il combattimento corpo a corpo, per la maggior parte del tempo di gioco ci ritroveremo a utilizzarlo in modalità jet per trasportare i veicoli e gestire al meglio il nostro piccolo esercito. Se l’AirMech viene distrutto, verrà ricostruito nella fortezza con una perdita di almeno 15-20 secondi di gioco, che possono risultare determinanti una volta lasciate le nostre truppe in balia dell’esercito avversario. 
Fortezza ed avamposti, oltre a riparare e costruire i veicoli, generano un flusso continuo di denaro che andrà ad aumentare ogni secondo le risorse disponibili per la costruzione di nuove unità. Controllare un buon numero di avamposti permette di disporre di più crediti con cui rinfoltire le fila della linea d’attacco. Per farlo bisogna accedere al menu di costruzione, richiamabile con il tasto Q, oppure utilizzare direttamente il tastierino numerico una volta che avremo preso maggiore dimestichezza con i comandi. Possiamo scendere in battaglia con un totale di otto differenti tipi di veicoli: ci sono carrarmati di varie dimensioni e potenza di fuoco, torrette difensive, lanciamissili e la fondamentale fanteria d’assalto. 
La parte gestionale riservata alla scelta dei veicoli da includere nel nostro esercito si rivela abbastanza profonda e ragionata, costringendo il giocatore a cercare il miglior bilanciamento tra i crediti richiesti per la loro costruzione e il livello del nostro mech necessario per poterli utilizzare in battaglia: avere carrarmati molto potenti ma utilizzabili solo in una fase avanzata della partita e con un costo proibitivo, non si rivelerà una buona strategia.
Per ogni unità nemica distrutta o avamposto conquistato durante la partita, il nostro mech riceverà punti esperienza che, al salire di livello, permetteranno al giocatore di potenziare una delle cinque abilità disponibili, tutte volte al miglioramento della potenza di attacco e della difesa dei nostri veicoli. Ognuna di queste abilità ha al massimo tre livelli di potenziamento, che verranno resettati alla fine dell’incontro. 
Chi non gioca in compagnia…
…si perde gran parte del divertimento. Infatti i ragazzi di Carbon Games hanno lavorato molto bene sul numero di modalità offerte al giocatore, ma la vera anima di AirMech  è chiaramente quella multiplayer. Che sia cooperativo o competitivo, giocare con altri giocatori è il modo migliore per godere appieno di questo titolo. È possibile disputare sfide competitive fino a un massimo di quattro giocatori schierati in due fazioni opposte, dando vita a battaglie frenetiche e divertenti in cui è necessario il dialogo con il proprio compagno di squadra per mettere a punto una strategia efficace e vincente. Sul fronte del single player, oltre alla sfida contro una fazione avversaria controllata dalla IA, potremmo cimentarci nella modalità Survival, in cui ondate di nemici progressivamente sempre più forti attaccheranno la nostra fortezza con l’intento di distruggerla il prima possibile. Questa modalità si è rivelata particolarmente ostica e arrivare al termine delle 20 ondate previste, non sarà cosa facile. Il lato positivo è che è affrontabile in cooperativa fino a un massimo di tre giocatori: prontezza di riflessi e una buona strategia collettiva sono fondamentali per raggiungere il risultato. 
Il design delle mappe è ottimo e le strade per raggiungere la fortezza avversaria sono sempre molteplici, complice anche la vastità degli scenari e la possibilità di sfruttare le vie aeree senza limitazione alcuna per raggiungere il luogo designato. Questo permette al giocatore di pianificare e sperimentare differenti strategie ogni volta che si trova a riaffrontare una partita sulla stessa mappa, senza dargli mai la certezza di aver trovato quella migliore in assoluto. Non esiste una one best way praticabile in ogni singolo scontro e ciò aumenta considerevolmente la longevità del titolo. Peccato che queste considerazioni non siano proprie dell’intelligenza artificiale. Molto spesso è accaduto che la fazione avversaria si riversasse sulla via centrale per raggiungere la nostra fortezza o seguisse schemi di attacco sempre molto simili tra loro, ignorando i percorsi alternativi e facilitandoci il lavoro. Un vero peccato, perché se i membri di Carbon Games avessero riposto più cura nella modalità a singolo giocatore avrebbero dato vita a un vero capolavoro. 
Free-to-play o pay-to-win?
Al termine di ogni partita, il giocatore guadagnerà punti esperienza e Kudos, moneta utilizzabile nel gioco per comprare nuove unità da aggiungere a quelle già disponibili. I veicoli messi a punto degli sviluppatori sono davvero tanti e variegati e per la maggior parte acquistabili con i Kudos guadagnati durante le partite. Al prezzo in monete, viene affiancato anche quello in diamanti, acquistabili solamente tramite carta di credito dallo store di AirMech. In questo modo, chiunque voglia far progredire velocemente il proprio esercito senza passare troppo tempo con mouse e tastiera, potrà farlo attraverso l’acquisto di quest’ultimi. La sensazione è quella che l’acquisto di diamanti non porti a un’eccessiva superiorità dei giocatori che hanno deciso di farne uso. In primo luogo perché i veicoli non sono subito tutti disponibili, ma diventano acquistabili con la progressione del livello di esperienza del giocatore; secondariamente perché i compromessi sulla decisione delle unità da far scendere in campo di cui vi abbiamo parlato poc’anzi rimangono validi in ogni situazione. Tendenzialmente ha senso utilizzare i diamanti per risparmiare tempo nell’acquisto dei veicoli più costosi, che hanno una maggiore potenza di fuoco e un numero maggiore di punti ferita. Questi però dovranno sottostare alle regole imposte dagli sviluppatori sulla quantità di crediti da utilizzare in partita per la costruzione di ogni singola unità e sul livello del proprio AirMech necessario per poterli costruire: su questi parametri non si può intervenire in alcun modo e avere troppe unità di alto livello si rivela controproducente, soprattutto nelle fasi iniziali della partita, quando non avremo né i crediti né il livello richiesto per procedere alla loro costruzione. Insomma, acquistare diamanti porta a un mero risparmio di tempo per ottenere i veicoli di cui sopra, ma questo non comporta un netto e incolmabile vantaggio in partita a chi ne fa utilizzo. Un’altra possibilità offerta da AirMech è quella di acquistare boost giornalieri di punti esperienza o Kudos: per ventiquattro ore si ottiene l’80% in più della ricompensa scelta e anche gli altri giocatori che hanno partecipato alla partita otterranno un incremento del 20% sui punti guadagnati. 

– Equilibrato

– Frenetico e divertente

– Ottime meccaniche da RTS

– Tecnicamente curato

– Intelligenza artificiale da rivedere

– Giocato in solitario perde di mordente

8.0

Tirando le somme, AirMech ci ha lasciato positivamente colpiti. Il free-to-play sviluppato dai ragazzi di Carbon Games è riuscito a fondere perfettamente il gameplay degli strategici in tempo reale con le meccaniche dei MOBA, rendendo il titolo molto godibile, frenetico e divertente. L’offerta in termini di veicoli ed equipaggiamenti è molto varia, mentre sul lato delle modalità di gioco, la bilancia propende pesantemente verso il multiplayer, sia questo competitivo o cooperativo. Nella modalità per singolo giocatore si evidenziano purtroppo lacune nell’intelligenza artificiale e una generale mancanza di contenuti, che ne fanno scemare l’interesse a vantaggio di sfide con persone in carne e ossa. Carbon Games ci ha tenuto a sottolineare che ha lavorato duramente per offrire ai giocatori un’esperienza il più possibile equa e bilanciata e, a nostro parere, ci è riuscita nel migliore dei modi.

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