PUBG, arrestati 15 hacker in Cina

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a cura di Paolo Sirio

PUBG Corp ha annunciato quest’oggi l’arresto di quindici persone coinvolte nello sviluppo e nella vendita di “programmi di hacking/cheating che hanno un impatto”
sul titolo battle royale per PC e Xbox One.Le multe comminate in quest’occasione superano addirittura i $5.1 milioni.“Il rumor di vecchia data per cui i programmi di hacking/cheating estraggono informazioni dai PC degli utenti è stato confermato come vero”, si legge in una nota dello studio coreano.“Usare programmi illegali non solo infastidisce gli altri, ma può portare alla consegna dei vostri dati personali” ad entità terze e non affidabili.Quello del cheating è un problema molto serio su PlayerUnknown’s Battlegrounds: solo a gennaio, come abbiamo riportato, è stato bannato un milione di utenti e c’è chi persino auspica una divisione dei server rispetto ai paesi in cui i ban sono più frequenti (Cina e Russia in testa), qualcosa cui lo sviluppatore si è sempre opposto. Fonte: Polygon