Prey (il film) potrebbe aver copiato un videogioco, solo che nessuno se n'è accorto

Il Prey del 2006, sviluppato da Human Head Studios è stato plagiato? Forse no.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Prey è l'ultimo film della serie Predator, per molti il vero sequel del film originale uscito negli anni '80 e con protagonista Arnold Schwarzenegger.

Invece di seguire un gruppo di veterani dell'esercito americano con i loro lanciafiamme, le loro mitragliatrici e la potenza di tutta la loro tecnologia militare (come nei film che trovate anche su Amazon), Prey ha tutto un altro setting.

Ambientato all'inizio del XVIII secolo, il film vede al centro della vicenda alcuni nativi americani armati solo di archi, frecce e asce da lancio.

Collocare un film del franchise di Predator in un'altra epoca è stata una scelta incredibilmente efficace per rivitalizzare una serie ormai in declino, sebbene qualcuno si è accorto che esiste un videogioco - con lo stesso nome - fin troppo simile alla pellicola in questione (via The Gamer).

No, non si sta parlando di Prey, il gioco del 2017 sviluppato da Arkane Austin e pubblicato da Bethesda Softworks, bensì del Prey del 2006, sviluppato da Human Head Studios, di cui Bethesda ha acquistato i diritti.

Il gioco in questione vedeva una famiglia di nativi americani rapita da un'astronave aliena, mentre nei panni di Domasi 'Tommy' Tawodi avremmo fatto di tutto per uscirne sani e salvi.

Se la premessa di base è stranamente simile all'omonimo film del 2022 sui Predator, ci sono in ogni caso alcune differenze: Tommy è Cherokee mentre Naru è Comanche, così come il gioco è ambientato ai giorni nostri anziché nel XVIII secolo.

Ma non solo: Tommy combatte centinaia di alieni sulla propria astronave anziché sulla Terra, sebbene per un film che ha lo stesso titolo di un gioco uscito 18 anni prima la somiglianza del plot è quantomeno sospetta.

Mettere un nativo americano contro gli extraterrestri non è infatti una cosa che capita tutti i giorni, sebbene potrebbe trattarsi in fin dei conti solo di una strana coincidenza ( è del tutto probabile che il regista Dan Trachtenberg non fosse nemmeno a conoscenza del gioco).

Parlando sempre degli alieni Yautja, mesi fa ci siamo catapultati nella giungla profonda di Predator Hunting Grounds, dove una squadra di marine affronta un incubo proveniente dallo spazio.