Phil Spencer su Call of Duty: «avremo la versione migliore su ogni console»

Call of Duty è il tema focale di Xbox da molto tempo, e Phil Spencer ha parlato del modo in cui diventerà multipiattaforma.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Call of Duty è il nome che più di tutti si ripete nella testa di Phil Spencer da quando Xbox ha tentato di acquisire Activision Blizzard.

Il brand sparatutto è ormai uno dei franchise più importanti sul mercato videoludico, come dimostrato dal successo di Modern Warfare 2 (che trovate in sconto su Amazon), e per questo è sempre al centro di tutte le discussioni del caso.

La Casa di Redmond lo sta usando anche come arma per avere una possibilità in più di svangarla nell'acquisizione, creando anche alleanze molto importanti.

E mentre Call of Duty sembra non salterà neanche il 2023, Phil Spencer ha parlato di come il franchise potrà diventare multipiattaforma.

Il tema di come Call of Duty riuscirà a fornire la migliore esperienza possibile, ad ogni uscita, su ogni console è sicuramente centrale.

In particolare per Nintendo Switch per cui ci sono indubbiamente i dubbi più grandi, relativamente alla capacità tecnica della console.

In una nuova intervista per Xbox On, Phil Spencer ha affrontato proprio il team di Call of Duty come multipiattaforma e di come le versioni verranno prodotte.

Prima di tutto, Call of Duty è stato confermato che non sarà mai un'esclusiva Xbox. Non che sia un concetto espresso per la prima volta, ma è comunque una ripetizione importante.

Ma Phil Spencer ha specificato che Xbox si aspetta di avere un certo livello di qualità per quanto riguarda le versioni del gioco su ogni console, anche su PlayStation e Nintendo:

«Quando dichiamo "disponibile ovunque" e "non esclusiva" vogliamo fare assolutamente la migliore versione di Call of Duty per ogni giocatore in ognuna di quelle piattaforme.»

Non ci sarà neanche nessun contenuto esclusivo per Xbox, relativamente a skin, armi, missioni o quant'altro.

Dichiarazioni importanti che aiuteranno sicuramente, in un modo o nell'altro, a portare avanti la lotta di Xbox contro tutti gli enti regolatori.

Vero anche che i rappresentanti dell’European Games Developer Federation si erano detti più che favorevoli all’accordo, il quale non troverebbe ancora un epilogo equo.