Papà modifica Xbox Adaptive Controller per consentire a sua figlia di giocare con Switch

Grazie al lavoro dell'uomo, la figlia può ora giocare a The Legend of Zelda: Breath of the Wild

Immagine di Papà modifica Xbox Adaptive Controller per consentire a sua figlia di giocare con Switch
Avatar

a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Che i videogiochi debbano essere una porta aperta a tutti, ce lo sta insegnando benissimo Microsoft: la compagnia ha lanciato il suo rivoluzionario Xbox Adaptive Controller che, dopo essere stato eletto tra le invenzioni tecnologiche del decennio dalla testata TIME, sta davvero dando la possibilità a tantissime persone diversamente abili di avvicinarsi al meraviglioso mondo del gaming.

Così, dopo essere diventato la periferica chiave per la riabilitazione di alcuni veterani di ritorno dal fronte, il controller del gigante di Redmond è diventato anche parte dello splendido progetto messo in piedi da un papà per la sua bambina, affetta dalla malattia del motoneurone.

L’uomo, Rory Steel, a capo della Digital Jersey Academy britannica, si è servito di Adaptive Controller come base, facendo in modo di unirlo a degli stick da controller arcade – con il tutto poi reso compatibile per l’invio di segnali a Nintendo Switch. Il risultato? La piccola Ava può ora giocare a The Legend of Zelda: Breath of the Wild – mentre avrebbe avuto molte difficoltà con i normali controller.

Il papà ha condiviso un video della bambina che, felice, si diverte a seguire Link nella sua premiatissima avventura open world. Il filmato, postato sui social, ha toccato anche Phil Spencer, capo della divisione Xbox di Microsoft, che ha commentato con «incredibile, e che sorriso!».

Il papà ha anche affermato di essere disponibile a rendere noto il suo progetto, passo passo, in modo che altri possano realizzarlo e che possa rendere Switch accessibile a più persone.

Potete vedere il video della piccola Ava che gioca grazie al suo nuovo controller direttamente in embed qui sotto. Ora, ci scuserete, ma pensiamo di avere qualcosa negli occhi e dobbiamo assentarci un attimo.

Fonte: VG24/7.com