Non è più un segreto che le intelligence siano interessate a quelli che sono ritenuti dati protetti dal diritto di privacy dei consumatori. Qualche tempo fa, ricorderete le polemiche che legavano Apple e l’intelligence statunitense, che pretendeva di poter accedere ai messaggi degli utenti di iPhone per poter garantire la sicurezza nazionale ed arginare eventuali malintenzionati prima che potessero agire.A quanto pare, sta accadendo qualcosa di simile anche in Regno Unito, dal momento il Governo britannico avrebbe chiesto a Facebook Inc. di garantirgli una backdoor per l’accesso a WhatsApp—l’app per l’invio di messaggi più popolare del mondo. Secondo quanto riportato da Sky News UK, i terroristi sarebbero soliti servirsi proprio di applicazioni che criptano i messaggi, come WhatsApp e Telegram, per comunicare, al punto che circa l’80% delle indagini per terrorismo sarebbero rallentate o danneggiate dall’impossibilità di accedere a questi messaggi. «Per noi è di importanza cruciale poter accedere alle loro comunicazioni. Se non possiamo, allora c’è un buco nero per gli investigatori» ha riferito un portavoce del Governo britannico, sulla questione.Al momento, Facebook Inc. non ha aperto alla possibilità di creare questa backdoor. Secondo l’intelligence britannica, però, è necessario continuare a trattare per trovare un compromesso con i proprietari delle app di messaggistica istantanea, che potrebbe magari garantire dei visto nei casi di emergenza certificati. Questa opzione sembra comunque estremamente remota, dal momento che queste app fanno proprio della garanzia di privacy il loro cavallo di battaglia.Espressosi sull’argomento, Tim Cook, CEO di Apple, dichiarò che concedere delle backdoor ai servizi di intelligence avrebbe solo danneggiato i consumatori, con i terroristi che si sarebbero sicuramente spostati su altre piattaforme e con quindi nessun vero vantaggio per la sicurezza dei cittadini.Vedremo se ci saranno sviluppi nel breve periodo su questo spinoso argomento.Fonte: The Verge