Chris Gregory, art director di Elite: Dangerous, ha spiegato, in una recente intervista concessa all’ultimo numero di Official Xbox Magazine, che una tecnologia intelligente chiamata Stellar Forge ha aiutato il team a creare l’universo del gioco. Stellar Forge utilizza i dati raccolti dalle sonde NASA. “Esso genera una simulazione dell’intera galassia basato, per quanto possibile, sui dati NASA. Quello che poi è necessario è una qualche forma di visualizzazione, che quello che abbiamo dovuto fare” ha spiegato Gregory. I dati ottenuti da Stellar Forge hanno consentito la creazione di pianeti basati su fattori fisici e gravitazionali, aggiungendo così un ricco stato di credibilità per l’universo affrontato dai giocatori in Elite: Dangerous.