Un gioco morirà per sempre, dopo le chiusure di Bethesda

Mighty DOOM è uno sparatutto top-down del 2023 sviluppato da Alpha Dog Games e pubblicato da Bethesda, destinato però a chiudere i battenti.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

La giornata del 7 maggio verrà ricordata come una delle più nere per l'industria dei videgiochi.

Difatti, Xbox ha deciso la chiusura di Arkane Austin, solo uno dei tre studi Bethesda destinati a salutare tutti, insieme a Tango Gameworks, talentuoso sviluppatore di Hi-Fi Rush, e Alpha Dog Studios.

Proprio quest'ultimo, infatti, è ora al centro dell'attenzione, visto che il suo Mighty DOOM chiuderà i battenti per sempre.

Come confermato via social, infatti, i server di Mighty DOOM verranno spenti il prossimo 7 agosto, ovvero proprio lo stesso giorno della chiusura di Alpha Dog Games.

«Alpha Dog Studios chiuderà. Apprezziamo la creatività del team nel portare Doom ai nuovi giocatori. Mighty DOOM tramonterà il 7 agosto e verrà disattivata la possibilità per i giocatori di effettuare acquisti nel gioco», si leggeva nella mail inviata da Matt Booty alla stampa americana.

Per chi non lo sapesse, Mighty DOOM è uno sparatutto top-down del 2023 sviluppato - appunto - da Alpha Dog Games e pubblicato da Bethesda Softworks. 

Il gioco si concentra sul personaggio dello Slayer, impegnato a progredire attraverso vari livelli in uno stile di gioco roguelite, ma dalle tinte decisamente più ironiche e meno violente rispetto ai capitoli principali della serie, essendo destinato a un pubblico di casual gamer, nello specifico.

Mighty DOOM è stato accolto positivamente sia su App Store che su Google Play, sebbene a quanto pare ciò non sarebbe bastato a evitarne la "morte".

Ricordiamo che un altro gioco sarà probabilmente destinato alla fine nei prossimi mesi, anche se per ora è ancora "salvo": parliamo di Redfall, il quale avrebbe potuto ricevere una modalità che lo avrebbe forse salvato dall'oblio.

Sempre in queste ore, anche il responsabile dello studio Arkane Lyon Dinga Bakaba ha commentato molto duramente la decisione di Microsoft di chiudere lo studio di Austin.