Ubisoft si esprime sul setting controverso di Far Cry 5

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a cura di Paolo Sirio

Dan Hay, creative director e produttore esecutivo, si è espresso in merito al setting controverso di Far Cry 5, che vede al centro una setta religiosa secondo cui la fine del mondo sarebbe vicina.Parlandone ai microfoni di HardcoreGamer, Hay ha spiegato che “non sapevamo cosa sarebbe successo in America quando abbiamo iniziato lo sviluppo”.“Avevamo l’idea di un personaggio che ritiene la fine del mondo stia arrivando, e ricordo il momento in cui mi è venuta davvero. Stavo passeggiando per Toronto e ho visto quest’uomo sandwich che diceva qualcosa del tipo ‘la fine è vicina’. Ricordo che questo è successo circa due anni fa e ho pensato, per la prima volta, che forse quella persona sapeva qualcosa che noi non sapevamo”.Hay ha ammesso che ci sono dei punti in comune con quanto sta succedendo, a livello politico, negli Stati Uniti e nel mondo, ma “non abbiamo sviluppato il gioco con una specifica agenda”. Fonte: GameTransfers

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