Nel decennio trascorso dall’uscita di The Witcher 3: Wild Hunt, il genere dei giochi di ruolo ha vissuto una trasformazione radicale.
Titoli come Baldur’s Gate 3 e Kingdom Come: Deliverance 2 (che trovate su Amazon) hanno ridefinito le aspettative del pubblico, ciascuno a modo proprio.
E CD Projekt RED – attualmente al lavoro sul prossimo capitolo della saga di The Witcher (il terzo lo trovate su Amazon) – non è rimasta indifferente al successo di questi titoli, pur mantenendo una chiara direzione: The Witcher 4 guarderà più a Kingdom Come che all’impostazione di Larian Studios.
In un’intervista concessa a PC Gamer, Adam Badowski, co-CEO di CD Projekt Red, ha spiegato come le ambizioni del team si allineino di più con l’approccio “sistemico” e realistico di Kingdom Come.
«Amo Kingdom Come per il suo realismo, la sensazione che trasmette, il senso dell’umorismo», ha dichiarato Badowski, evidenziando quanto la simulazione e la libertà offerta dal gioco di Warhorse Studios rappresentino una fonte di ispirazione concreta.
«Quel tipo di simulazione alla Kingdom Come... ci sono così tante opzioni, puoi cambiare il mondo, ed è fantastico. Vogliamo seguire quella direzione. È una sfida simile a quella affrontata in The Witcher 3, per via dell’open world, della narrazione, della libertà di scelta. Ma vogliamo anche costruire personaggi solidi, motivati. A volte queste due cose entrano in conflitto, ed è lì che nasce il vero design challenge.»
Dall’altra parte, Baldur’s Gate 3 è ammirato ma visto come un'esperienza molto diversa. Il motivo è anche strutturale: BG3 è un RPG a turni, con un sistema di dialoghi e interazione guidato da regole da gioco di ruolo da tavolo. Per CD Projekt, si tratta di una tipologia lontana dalla loro visione.
«È un altro tipo di gioco. Il modo in cui interagisci con i personaggi è totalmente diverso. C’è una libertà di scelta nel lavoro di Larian, ma ti spinge a usare strumenti narrativi diversi dai nostri», ha spiegato Badowski.
Anche Michał Nowakowski, co-CEO insieme a Badowski, ha riconosciuto l’importanza di BG3 come fenomeno, pur ribadendo che non è il tipo di esperienza che vogliono ricreare con The Witcher o Cyberpunk.
Con queste dichiarazioni, CD Projekt mette un paletto importante sul tipo di RPG che The Witcher 4 vuole essere: meno basato su scelte multiple a ogni dialogo e più centrato su un mondo coerente, reattivo e profondo, dove i sistemi si intrecciano per creare reazioni a catena organiche.
Il team polacco ha anche presentato di recente una nuova tech demo del gioco durante lo State of Unreal 2025, confermando che il titolo è ancora nelle fasi iniziali dello sviluppo.
Tuttavia, le basi sono chiare: The Witcher 4 sarà un’evoluzione della formula vista in Wild Hunt (inclusa la protagonista principale), ma con influenze moderne che affondano le radici in titoli più realistici, complessi e reattivi come Kingdom Come: Deliverance.