CD Projekt RED è attualmente al lavoro su The Witcher 4, attesissimo nuovo capitolo della celebre saga fantasy.
Il titolo sarà protagonista questa settimana all’Unreal Fest, in programma il 3 giugno, dove verranno svelati alcuni dei dettagli tecnici che alimenteranno non solo questa nuova avventura, ma anche i futuri progetti dello studio polacco.
Durante l’evento, CD Projekt RED illustrerà alcune delle tecnologie innovative e delle funzionalità avanzate rese possibili dal motore Unreal Engine 5, alla base dello sviluppo del nuovo The Witcher (la serie la trovate su Amazon).
Secondo quanto anticipato, la presentazione offrirà uno sguardo esclusivo su come il team stia spingendo al massimo le potenzialità del motore per creare un’esperienza di gioco all’avanguardia.
Anche se non è stato confermato se vedremo effettivamente il gioco in azione, l’evento rappresenta un’importante tappa nel lungo percorso verso l’uscita del titolo, ancora senza una data precisa ma attualmente in fase di pre-produzione avanzata.
Sarà quindi interessante capire in che direzione si sta muovendo lo studio dopo Cyberpunk 2077 e come intende rinnovare l’universo di Geralt di Rivia — e Ciri — con le nuove tecnologie messe a disposizione da Epic Games.
Se davvero The Witcher 4 rappresenterà un nuovo standard tecnico per i giochi open world, l’evento del 3 giugno potrebbe darci un primo assaggio concreto di cosa aspettarci.
Immaginare cosa potrà fare la nuova generazione di tecnologia con un mondo ancora più vasto e dinamico è davvero entusiasmante.
L’appuntamento è dunque fissato per il 3 giugno, quando scopriremo di più sul motore tecnico che alimenterà The Witcher 4 (ecco quello che sappiamo sul gioco) e, probabilmente, anche il futuro di CD Projekt RED.
Restando in tema, sempre CD Projekt RED ha promesso che, per il futuro, non intende copiare e ripetere sempre le buone idee avute nei giochi passati, ma vuole provare a innovare.
Ma non solo: sebbene abbia tante idee, per il futuro CDPR non pianifica di creare generi diversi dai giochi di ruolo, che ritiene essere la loro "nicchia".