Il 2020 si sta rivelando un anno decisamente particolare anche per l’industria dei videogiochi, con la cancellazione dell’E3 e con il ricorso a conferenze in digitale per molte delle compagnie che avrebbero partecipato alla kermesse. Molte, ma non tutte: non ci sarà tra queste, ad esempio, l’etichetta Bethesda Softworks, che ha comunicato nelle scorse ore di non avere in piano una conferenza digitale sostitutiva per il prossimo mese di giugno.
Secondo l’analista ed esperto di mercato di Wedbush Michael Pachter, questo significa che dobbiamo aspettarci The Elder Scrolls VI come minimo per il 2021, e sicuramente non prima.
L’analista ha risposto così a Pete Hines, a capo della comunicazione di Bethesda, in seguito all’annuncio dell’assenza di una conferenza digitale sostitutiva del keynote all’E3:
Ok, sposto ufficialmente The Elder Scrolls VI al 2021, allora. Spero che tu e la tua famiglia siate al sicuro e in salute.
OK, I'm officially moving ESVI to 2021 then . . . Hope you and your family are safe and healthy
— Michael Pachter (@michaelpachter) April 1, 2020
Significa, quindi, che in precedenza l’analista aveva tenuto come valida la possibilità di vedere l’erede di Skyrim già nel 2020, che ritiene invece essere decaduta in seguito alla mancanza di una conferenza a giugno da parte di Bethesda.
Certo, questo non toglie la possibilità che Bethesda Softworks possa presentare il gioco con altri appuntamenti in seguito, al di là del tradizionalmente appuntamento di giugno. È anche vero che ci aspettiamo TES VI su piattaforme di prossima generazione, quindi il 2021 sembra di sicuro il minimo di attesa possibile, per il momento.
Attendiamo comunque che sia Bethesda a pronunciarsi ufficialmente sulla questione.
Fonte: Michael Pachter