Tekken 8 ha iniziato a bannare permanentemente i ragequitter

Harada e il suo team stanno mantenendo le promesse fatte ai fan: nelle scorse ore sono già stati segnalati i primi ban permanenti di Tekken 8.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Non è ancora possibile considerare del tutto "finito" il problema dei ragequitter in Tekken 8, ma nelle scorse ore sono arrivati i primi attesissimi passi in avanti: Bandai Namco ha infatti iniziato a elargire le prime sospensioni per i furbetti, in alcuni casi addirittura permanenti.

Katsuhiro Harada aveva chiesto nelle scorse ore un po' di «pazienza» ai fan, anticipando che le prime sospensioni sarebbero arrivate già a partire da questo mese.

E possiamo dire ufficialmente che la promessa è stata mantenuta, anche se ci sarà ancora molto lavoro da fare.

In queste ore sono infatti arrivate le segnalazioni dei fan nei confronti di almeno uno dei ragequitter più celebri nella community — che non nomineremo in questa news per non fare alcuna pubblicità allo streamer in questione — con una scritta che lascia poco spazio alle interpretazioni:

«Il tuo account ha violato severamente l'EULA (End User License Agreement) in merito al gioco online.

Da adesso non potrai più utilizzare le funzioni di gioco online».

Il "plugger" in questione ha poi sottolineato che questa scritta compare ogni singola volta che prova ad accedere a una funzione multiplayer del gioco, impedendogli perfino di creare lobby del giocatore.

Purtroppo si tratta però di una mezza vittoria, dato che il giocatore in questione è tornato a giocare online come se nulla fosse utilizzando semplicemente un account secondario. Ma almeno è un primo piccolo passo in avanti.

Sono stati segnalati anche i primi ban ai cheater che modificano le impostazioni di personalizzazione personaggio per rendere impossibile vedere i combattenti — ad esempio, creando cappelli giganti alati che nascondevano tutto il corpo — ma in questo caso sono stati segnalate sospensioni fino a 1 mese.

Sembra dunque che Bandai Namco stia decidendo manualmente i criteri di sospensione in base alla gravità delle azioni: speriamo che queste prime azioni possano bastare per scoraggiare altri furbetti nelle partite online.

Da parte nostra, continuiamo a incoraggiarvi a segnalare qualunque comportamento sospetto agli sviluppatori tramite l'apposito report in-game: potrebbe volerci un po', ma questa è la conferma che il team sta effettivamente lavorando per risolvere il problema.

In attesa di scoprire quali saranno i prossimi DLC in arrivo — che in realtà potrebbero già essere stati svelati da un datamine — Harada ha anticipato che sta pensando a possibili personaggi gratis, anche se ci vorrà ancora molto tempo.