Nel doppiaggio videoludico capita spesso che gli attori scoprano dettagli cruciali della trama solo durante le sessioni di registrazione, ma è molto difficile che si tratti di rivelazioni così sconvolgenti come quella vissuta da David Hayter nel 2001.
Il veterano doppiatore di Solid Snake ha recentemente confessato di aver appreso uno dei colpi di scena più controversi della storia videoludica: ci riferiamo naturalmente a Metal Gear Solid 2, che ha deciso di impiegare Raiden come protagonista, con una campagna che ha "ingannato" non solo i giocatori ma perfino lo stesso Hayter.
Come riportato da PC Gamer (via GamesRadar+) il doppiatore ha scoperto il tutto mentre stava doppiando le sue frasi, lasciandosi andare a una reazione immediata su cui non riteniamo ci sia bisogno di ulteriori commenti:
«Che diavolo sta succedendo?»
La strategia di marketing ideata da Konami e Hideo Kojima per Metal Gear Solid 2 fu un capolavoro di inganno deliberato: ogni trailer, ogni screenshot e persino la copertina del gioco mostravano Solid Snake come protagonista indiscusso, alimentando l'hype per quello che molti consideravano il titolo più atteso dell'epoca.
La casa giapponese riuscì a mantenere il segreto talmente bene che nemmeno Hayter, voce storica del personaggio, venne messo al corrente del piano:
«Sono rimasto sorpreso quanto chiunque altro nel scoprire che Snake non sarebbe stato il protagonista. L'ho scoperto in cabina di doppiaggio e quando ho chiesto spiegazioni mi hanno risposto: "No, no, il personaggio giocabile sarà Raiden"».
L'istinto di Hayter per le dinamiche del pubblico videoludico si rivelò profetico, dato che si limitò semplicemente a dire: «Bene, vedremo come reagiranno le persone». Una frase che anticipò quella che sarebbe diventata una delle controversie più accese nella storia dei videogiochi: quando Metal Gear Solid 2 arrivò nei negozi, i giocatori si ritrovarono infatti a controllare Raiden dopo appena due ore di gioco.
Il personaggio biondo dalle movenze acrobatiche non possedeva tuttavia il carisma ruvido e l'esperienza di battaglia che avevano reso iconico il suo predecessore: la delusione fu immediata e rumorosa, trasformando uno dei titoli più innovativi mai realizzati in un caso di studio sui rischi creativi nell'industria videoludica.
Il tempo ha poi dato ragione alla visione di Kojima, rivalutando nettamente il secondo capitolo nel corso degli anni (potete recuperarlo nella Master Collection, disponibile su Amazon), dimostrandosi una delle decisioni più coraggiose prese nell'industria.
Raiden è poi riuscito a conquistare definitivamente il cuore dei giocatori con Metal Gear Rising: Revengeance, lo spin-off puramente action dove le sue abilità sovrumane e il gameplay frenetico crearono un'esperienza completamente diversa ma altrettanto memorabile.
Per quanto riguarda invece il suo debutto originale, oggi Metal Gear Solid 2 viene universalmente riconosciuto come uno dei migliori giochi mai realizzati, proprio grazie a quella scelta narrativa che inizialmente aveva suscitato tante polemiche.
La lezione per l'industria fu chiara: a volte tradire le aspettative del pubblico può portare a risultati artistici superiori, anche se il prezzo immediato è una reazione negativa. E ne sa qualcosa anche The Last of Us Part 2, che ha adoperato lo stesso inganno con Joel: una decisione che fece tantissimo rumore e che continua a far discutere anche oggi gli stessi creatori.