Gli appassionati della serie ARMA che hanno seguito lo sviluppo dell’ultimo capitolo, ARMA 3, sapranno bene che, lo scorso Settembre, un paio di dipendenti dello sviluppatore Bohemia Interactive sono stati arrestati sull’isola di Lemno, in Grecia, e trattenuti in carcere con l’accusa di spionaggio.I due sviluppatori cechi, tali Ivan Buchta e Martin Pezlar, sono stati catturati a qualche chilometro da una base militare presente sull’isola egea e trovati in possesso di diverse attrezzature fotografiche.In sede di interrogatorio i due hanno dichiarato di aver scattato delle foto e fatto delle riprese da usare come fonte di ispirazione per ARMA 3 (la serie di sparatutto è famosa per il realismo del gameplay e delle ambientazioni proposte), ma lo sviluppatore ha successivamente dichiarato che i dipendenti erano presenti sul posto “per scopi turistici”, anche perchè la legge greca proibisce la ripresa delle installazioni militari per ragioni di sicurezza nazionale.Dopo una battaglia legale durata quattro mesi, che ha coinvolto persino i presidenti della Repubblica Ceca, Václav Klaus, e della Grecia, Karlos Papoulias, nella mattinata di oggi il Primo Ministro greco Antonis Samaras ha informato la sua controparte ceca Petr Nečas che Buchta e Pezlar possono essere liberati dalla detenzione, dietro pagamento di una cauzione di 5.000 Euro ciascuno.Questo non significa che i due sviluppatori sono liberi dai guai, perchè le accuse di spionaggio non sono decadute e, il prossimo Febbraio, si celebrerà la prima udienza del processo a loro carico.In ogni caso i compagni di lavoro sono entusiasti di poter rivedere i loro amici, come dimostrato da Dean Hall, creatore tra l’altro di DayZ, su Twitter.