Bloomberg
ha riportato oggi nuove informazioni sul modus operandi degli hacker che si sono introdotti nei server Sony rendendo il PSN inutilizzabile per ormai più di due settimane. Stando a quanto riportato da una fonte anonima vicina ai fatti, per portare a termine l’attacco gli hacker avrebbero utilizzato un server di Amazon , affittato seguendo le procedure standard ma utilizzando false credenziali. A quanto pare l’FBI starebbe ora investigando sulla questione, i server di Amazon potrebbero essere mesi sotto sequestro e alcuni dipendenti della compagnia potrebbero di conseguenza essere chiamati a testimoniare in tribunale. Vi terremo aggiornati su ulteriori sviluppi.