Il celebre cacciatore alieno della saga cinematografica di fantascienza torna a terrorizzare i campi di battaglia virtuali dopo oltre un decennio di assenza.
Activision ha annunciato il ritorno del Predator nell'universo di Call of Duty, segnando un momento significativo per la franchise che continua a esplorare collaborazioni con proprietà intellettuali iconiche del cinema d'azione.
L'arrivo coincide strategicamente con l'uscita del nuovo film "Predator: Badlands" diretto da Dan Trachtenberg, creando una sinergia perfetta tra intrattenimento cinematografico e videoludico.
La sesta stagione di Black Ops 6 e Warzone accoglierà ufficialmente il letale cacciatore extraterrestre il 9 ottobre, nell'ambito dell'evento stagionale Haunting.
Questo rappresenta il primo ritorno del personaggio dalla sua apparizione in Call of Duty: Ghost nel 2014, un'assenza che ha lasciato molti fan in attesa di rivedere questa collaborazione cinematografica.
Le immagini e i trailer diffusi da Activision mostrano un design fedele all'iconografia del franchise cinematografico, con tutti gli elementi distintivi che hanno reso il Predator una figura leggendaria dell'intrattenimento sci-fi.
Il lancio della stagione avverrà subito dopo la conclusione della beta di Black Ops 7, recentemente estesa di 24 ore.
L'introduzione del Predator riaccende il dibattito sulla direzione estetica di Call of Duty, che negli ultimi anni ha abbracciato collaborazioni sempre più eclettiche.
La community si è divisa tra chi apprezza personaggi come Beavis and Butt-Head, American Dad e i bundle ispirati a Seth Rogen, e chi invece critica quella che definisce la "Fortnite-ificazione" della serie.
Molti giocatori veterani hanno espresso il desiderio di vedere Activision tornare alle sue origini più realistiche, lamentando una perdita di identità del franchise.
Tuttavia, la reazione al Predator appare generalmente positiva, con diversi utenti che sottolineano come questa collaborazione si allinei meglio con l'estetica militare del gioco rispetto ad altre recenti aggiunte.
Una questione cruciale emerge dalla decisione di Activision di non trasferire i contenuti cosmetici da Black Ops 6 a Black Ops 7. Questa scelta, annunciata il mese scorso, ha sconvolto la community che si aspettava la continuità dei contenuti acquistati, come avvenuto nelle precedenti iterazioni della serie.
L'azienda ha giustificato questa decisione affermando che Black Ops 7 deve "sentirsi autentico rispetto a Call of Duty e al suo setting".
La mossa significa che i giocatori dovranno abbandonare skin costose, incluso il nuovo Predator, se vorranno passare al prossimo capitolo della serie.
Gli appassionati si mostrano divisi tra apprezzamento e frustrazione. Un utente di Reddit commenta: "Sono perfettamente d'accordo quando COD collabora con altre proprietà intellettuali mature. Predator, Rambo, Die Hard, Spawn erano tutte collaborazioni fantastiche che non distruggevano l'identità del gioco perché sono proprietà cinematografiche del periodo temporale del gioco".
Altri giocatori esprimono rammarico per l'impossibilità di utilizzare queste skin nel futuro Black Ops 7. Il dibattito evidenzia una tensione fondamentale tra la volontà di Activision di mantenere l'autenticità della serie e la frustrazione dei consumatori che vedono svalutati i propri acquisti digitali.