Ci siamo trovati già diverse volte a discutere di problemi avuti dagli sviluppatori nell’interazione non proprio cordiale con contestatori da social network, e il caso Alison Rapp, dipendente di Nintendo of America, è solo l’ultimo di una lunga serie che ha coinvolto anche lo scandalo GamerGate. La Rapp è stata oggetto di una vera e propria crociata sui social, con videogiocatori o presunti tali che la accusavano di essere responsabile della censura applicata ad alcuni titoli Nintendo al loro arrivo in Occidente – uno su tutti, Xenoblade Chronicles X, dove è stato rimosso lo slider per le dimensioni del seno del proprio personaggio.Per quanto la Rapp abbia precisato più e più volte di aver lavorato per il marketing del gioco, e non per la sua localizzazione, l’ondata non si è fermata, spinta anche dal fatto che una sua trattazione universitaria, scovata dagli agguerriti crociati dei social, si occupasse proprio di approfondire le differenze tra occidente e oriente in tematica sessuale, e in particolare nella rappresentazione sessualizzata dei minori all’interno dei mass media nipponici. Un testo che, invece, le è valso sui social l’accusa di essere favorevole alla pedopornografia, sebbene all’interno dell’elaborato l’autrice esprima l’opposto.A peggiorare la situazione e renderla più spinosa ci sono anche dei tweet sul tema, con la Rapp che invitava a non disprezzare, tra le altre cose, “gli uomini a cui piacciono i bambini e le cose da bambini”. In un altro tweet, l’ex dipendente di Nintendo dichiarava poi che sarebbe bene smettere di ritenere dannoso il “sesso consensuale prima dei 18 anni.” Ecco i suoi cinguettii (si ringrazia l’utente Soxar per la gentile segnalazione):
Don't hate on: sex workers, furries, women with big boobs, men who like kids/kid things, ppl who like pop music, romance plots
etc
— smol pterodactyl (@alisonrapp) 13 dicembre 2015
"More science, fewer dolls"
"I like rap music that actually has a message"
"Self/consensual sexuality before 18 is dangerous"
S T O P
— smol pterodactyl (@alisonrapp) 13 dicembre 2015