Clair Obscur: Expedition 33 nasconde al suo interno tantissimi segreti da scoprire, che probabilmente non riuscirete a vedere interamente con un solo playthrough a meno di usare un walkthrough online.
Orientarsi all'interno dei diversi mondi di gioco potrebbe infatti rivelarsi decisamente problematico, dato che Sandfall Interactive ha deciso di non includere alcun tipo di mini-mappa durante l'esplorazione.
Questo significa che inevitabilmente potreste non accorgervi di alcune aree segrete o collezionabili nascosti: un approccio che ha diviso il pubblico dato che in più occasioni può capitare di arrivare a perdere il senso dell'orientamento.
Ma il CEO di Sandfall Interactive ha difeso questa scelta di game design, sostenendo che la mini-mappa «è noiosa» e di aver preso la decisione con piena consapevolezza di pro e contro.
In un'intervista rilasciata a Dropped Frames su Twitch (via Game Rant), Guillaume Broche ha spiegato infatti che il suo obiettivo era lasciare che i giocatori rimanessero totalmente conquistati dal mondo di Clair Obscur Expedition 33 (lo trovate su Amazon), lasciando il senso di meraviglia e incentivandoli a esplorare il più possibile senza influenze esterne:
«Sì, vi sfuggirà qualcosa. Sì, non troverete tutti i passaggi segreti. È questo il bello degli RPG — farvi sfuggire qualcosa. Quando mettete in pausa il gioco e pensate: "Oh, forse sarei dovuto entrare in questo passaggio che ho visto prima, forse lì c'era qualcosa".
Poi ricordate tutto il gioco, il level design, tutto quanto, e questo rende migliore l'intera esplorazione».
L'assenza di una mini-mappa ha fatto discutere fin dal lancio: da un lato c'è chi ha apprezzato il coraggio degli sviluppatori, ammettendo di essersi divertito non poco ad esplorare senza avere la pressione di "indicatori" da seguire, ma dall'altro c'è chi è rimasto frustrato dall'assenza di guide chiare su come procedere all'interno dei livelli.
Qualunque sia il vostro pensiero, è evidente che Sandfall Interactive vuole che ogni vostro gameplay sia davvero unico e Broche ha reso fin troppo evidente di non essere un fan di questa funzionalità. Motivo per il quale è altamente improbabile sperare in possibili implementazioni con aggiornamenti futuri.
Clair Obscur si è ispirato alle meccaniche di diversi JRPG del passato, tra i quali emerge in particolar modo la saga di Final Fantasy: l'ottavo capitolo è stato fondamentale per lo sviluppo, ma allo stesso tempo il decimo episodio ha convinto il CEO di Sandfall Interactive a rinunciare definitivamente alle mini-mappe.
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