Non solo Switch: Nintendo ha ucciso anche il più famoso emulatore 3DS

Dopo il risarcimento milionario ottenuto per Yuzu, Nintendo ottiene anche la chiusura definitiva del famoso emulatore Citra.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Nintendo ha ottenuto una vittoria molto importante contro l'emulazione delle sue console: nelle scorse ore vi abbiamo infatti riportato la causa legale contro Yuzu, uno dei più celebri emulatori per Switch accusato di aver fatto perdere alla casa di Kyoto ben 1 milione di potenziali vendite di Tears of the Kingdom, con copie pirata uscite prima ancora del lancio ufficiale.

Alla fine la questione si è risolta fuori dalle aule di tribunale: Nintendo ha ottenuto un risarcimento di oltre 2 milioni di dollari e la chiusura immediata di ogni attività legata a Yuzu, con gli autori che hanno rimosso ogni link di download e tutte le pagine dedicate all'emulatore Switch (se volete giocare per vie legali, trovate Switch OLED su Amazon).

Ma c'è un dettaglio che a molti utenti era sfuggito: i termini di questa risoluzione imponevano la chiusura di ogni attività di emulazione appartenente a Tropic Haze: tra questi c'era anche Citra, il più famoso emulatore per Nintendo 3DS.

A poche ore di distanza dall'accordo legale raggiunto, anche questo emulatore è stato di fatto "ucciso", con ogni link e pagina ufficiale rimosso dagli autori: in un colpo solo, Nintendo è dunque riuscita ad eliminare due degli emulatori più popolari di sempre.

La rimozione di Citra potrebbe essersi rivelata sostanzialmente un "effetto collaterale": la causa legale di Nintendo vera e propria era diretta contro Yuzu, ma i termini del risarcimento hanno di fatto costretto gli autori a dover rimuovere anche questo emulatore.

Un altro brutto colpo per la preservazione videoludica, considerando che non solo 3DS è ormai fuori produzione, ma che non è neanche più possibile acquistare nuovi giochi in digitale, dopo la chiusura del Nintendo eShop. E siamo certi che questo provvedimento farà discutere fortemente gli appassionati.

Non è chiaro se la casa di Kyoto avesse effettivamente previsto anche la rimozione dell'emulatore per 3DS, ma alla luce degli ultimi sviluppi si può parlare di una vera vittoria totale. Con buona pace di chi continuava a sostenerne la legalità.