Che la pratica del videogaming sia prevalentemente maschile si sa bene. Lo si sa in Giappone, lo si sa in Italia, e lo si sa in qualunque altro paese del mondo industrializzato. Ma l’antica minoranza sociale delle videogiocatrici ha negli ultimi anni cambiato rotta, ingrossando sempre più le sue dimensioni. Sempre di minoranza si tratta, ma decisamente meno marcata rispetto al passato.In terra nipponica, proprio a testimonianza di questo fatto, è uscito un interessante libro chiamato Daraku Heya (traducibile in qualcosa come “stanza depravata”), raccolta di immagini di ragazze otaku (parola per identificare appassionati di manga, anime e videogames) e delle loro camere da letto. Di seguito condividiamo con voi qualcuno di questo scatti. Buona visione!