Una notizia che rattrista profondamente il mondo del cinema e del gaming: Terence Stamp, attore britannico dalla carriera straordinaria e voce inconfondibile di alcuni dei personaggi più memorabili del panorama videoludico, ci ha lasciati a 87 anni.
Con lui se ne va un artista capace di attraversare oltre sei decenni di storia, lasciando un segno tanto sul grande schermo quanto nei mondi interattivi che hanno segnato una generazione di giocatori.
Gli appassionati di The Elder Scrolls IV: Oblivion ricordano bene il suo ruolo come Mankar Camoran, leader della setta Mythic Dawn, un personaggio che la sua voce seppe rendere magnetico, inquietante e solenne.
Una performance talmente incisiva da essere riproposta anche in Oblivion Remastered, permettendo ai giocatori più giovani di scoprire la potenza espressiva di Stamp attraverso archivi e registrazioni che hanno conservato intatto il suo carisma.
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Ma il contributo di Stamp al videogioco non si fermò lì. In Halo 3 prestò la voce al temibile Profeta della Verità, mentre in Wanted: Weapons of Fate interpretò Pekwarsky e in The Getaway: Black Monday fu la voce narrante dei contenuti extra dietro le quinte.
La sua capacità di dare vita a figure complesse e oscure con un timbro unico lo rese amatissimo anche nell’universo digitale, accanto a una carriera cinematografica già colma di ruoli immortali.
Nato il 22 luglio 1938, Stamp debuttò nel 1962 con Billy Budd, ruolo che gli valse immediata attenzione. Nel 1978 raggiunse fama planetaria con il personaggio di General Zod in Superman, entrando per sempre nell’immaginario collettivo. Negli anni lo vedemmo in Star Wars Episodio I: La Minaccia Fantasma, nei panni del Cancelliere Valorum, e molto più recentemente in Last Night in Soho di Edgar Wright. Parallelamente, coltivò passioni inedite, arrivando persino a pubblicare due libri di cucina insieme a Elizabeth Buxton.
Il suo talento gli valse numerose candidature e riconoscimenti, eppure la vera grandezza di Stamp non stava nei premi, ma nell’impatto che seppe esercitare sul pubblico. La sua voce, il suo sguardo e la sua presenza scenica hanno attraversato generi diversi, dal dramma alla fantascienza, dal teatro al videogioco, costruendo un’eredità che resterà viva per decenni.
Oggi non ci resta che salutarlo con rispetto e gratitudine. Terence Stamp ha lasciato un’impronta indelebile, ricordandoci quanto una grande interpretazione possa trasformare un personaggio in leggenda. Riposa in pace, Cancelliere, Profeta, Generale e, soprattutto, artista senza tempo.