Mortal Kombat 1 (qui la nostra recensione) continua la sua corsa commerciale, raggiungendo quota 6,2 milioni di copie vendute e consolidando il proprio ruolo di leader nel panorama dei picchiaduro. Il dato, arriva insieme a una riflessione sulle strategie necessarie per mantenere competitivo il franchise in un mercato sempre più affollato.
Dal traguardo dei 5 milioni registrato a gennaio, l’ultimo capitolo ha guadagnato circa 1,2 milioni di unità grazie soprattutto al lancio della Definitive Edition e alle frequenti promozioni.
Tuttavia, il ritmo di crescita resta distante dai livelli di Mortal Kombat 11 (anche in questo caso ecco la nostra recensione), che nello stesso arco temporale aveva superato i 12 milioni di copie vendute. Il confronto evidenzia come il nuovo episodio, pur leader nel suo segmento, debba affrontare una sfida più complessa per replicare i picchi commerciali del passato.
Nonostante le difficoltà relative, Mortal Kombat 1 mantiene la leadership del genere. Street Fighter 6 è fermo a 5 milioni di copie, mentre Tekken 8 si attesta sui 3 milioni. A sorprendere è Dragon Ball: Sparking! Zero, capace di raggiungere 5 milioni di giocatori in soli tre mesi, un ritmo che lascia intuire margini di crescita tali da poter insidiare la vetta nei prossimi mesi.
In questo contesto, la concorrenza non si gioca solo sulla qualità del gameplay, ma sulla capacità di mantenere vivo l’interesse nel tempo.
Il team ha confermato un’attenzione particolare al feedback della community, lanciando sondaggi per stabilire come distribuire i 12 personaggi aggiuntivi previsti. Le opzioni valutate sono due: due pacchetti da 6 combattenti ciascuno oppure una formula più frammentata, simile a quella adottata in Mortal Kombat 11 con un pacchetto da 6 seguito da due da 3. Un approccio raro nel settore, dove le decisioni sui DLC vengono spesso prese senza un confronto diretto con i giocatori.
Oltre alla gestione dei contenuti, NetherRealm punta a rendere Mortal Kombat 1 “il capitolo più bilanciato di sempre”. La priorità è perfezionare ogni aspetto del gameplay per consolidare la base di utenti e garantire al titolo una lunga vita competitiva.
In un mercato dove il supporto post-lancio è ormai decisivo, questa visione a lungo termine potrebbe trasformare un successo solido, ma non eclatante, in un punto di riferimento duraturo per l’intero genere.