L'odiato Denuvo risponde alle polemiche: «Non ha alcun impatto sui giochi»

Il DRM Denuvo viene spesso accusato di far crollare le prestazioni dei giochi PC, ma il team intende dimostrare che non è così.

Immagine di L'odiato Denuvo risponde alle polemiche: «Non ha alcun impatto sui giochi»
Avatar

a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Molti giocatori su PC hanno imparato ormai a temere il nome "Denuvo", un celebre DRM ormai adottato sempre più spesso dagli sviluppatori durante il lancio di nuovi titoli tripla-A.

Si tratta infatti di un sistema particolarmente complesso e difficile da bypassare, implementato per bloccare il più possibile la pirateria per i giochi appena usciti, ma che è stato spesso oggetto di accuse da parte della community.

Molti utenti sono infatti convinti che, trattandosi di un DRM particolarmente aggressivo, Denuvo vada in realtà a creare non pochi problemi di performance.

Soprattutto se a farli girare non sono PC di fascia alta, ma quelli più comuni a disposizione degli utenti.

Non è un caso infatti che molti sviluppatori, una volta superato il periodo di lancio, scelgono volontariamente di rimuovere il DRM dai loro titoli con l'obiettivo di garantire le migliori performance possibili per chiunque l'abbia acquistato: a quel punto, gli utenti maggiormente interessati li hanno già presi.

Uno degli ultimi esempi in tal senso è sicuramente Resident Evil Village, che ha scelto di rimuovere Denuvo solo pochi mesi fa, mentre — per restare sempre in tema di giochi Capcom — Street Fighter 6 ha attualmente deciso di supportarlo (lo trovate su Amazon, senza DRM su console).

I produttori sono più che consapevoli della pessima reputazione tra i giocatori, motivo per il quale hanno deciso di rispondere e sostenere che le diverse accuse lanciate nei loro confronti sono false, in un'intervista rilasciata a Ars Technica:

«I giocatori non hanno mai accesso alle stesse versioni, con e senza protezione, ma non sarebbero comparabili perché sono build diverse.

Non c'è alcun impatto percepibile sul gameplay, grazie al nostro modo di fare le cose».

Steeve Huin di Denuvo ha anche la soluzione per dimostrare una volta per tutte che il calo delle performance è falso: fare in modo che i media possano avere accesso a benchmark in modo indipendente, così da poter un giorno forse ottenere la fiducia degli utenti.

Difficile dire se il suo piano funzionerà, considerando che diversi utenti segnalano costantemente prestazioni migliorate solo dopo la rimozione ufficiale del DRM, ma vedremo se i giocatori sceglieranno di credere o meno alle sue parole.

Ricordiamo che Denuvo è già sbarcato addirittura su PS5, ma la compagnia aveva annunciato l'intenzione di proteggere anche i giochi Switch. In quest'ultimo caso, non sembra però essere mai arrivata alcuna collaborazione ufficiale da segnalare.