L'aumento dei prezzi e le crescenti preoccupazioni per le tariffe e una potenziale recessione stanno già avendo un impatto tangibile sulle vendite di videogiochi, specialmente negli Stati Uniti.
I consumatori statunitensi stanno stringendo la cinghia, e i videogiochi sono tra le categorie che ne risentono. Mat Piscatella, direttore esecutivo di Circana, ha che l'aumento dei prezzi, le preoccupazioni per una recessione imminente e l'impatto atteso delle tariffe stanno portando a un taglio delle spese nel settore gaming (tramite The Game Business).
Nonostante una certa resilienza nella spesa al dettaglio complessiva nel primo trimestre (in aumento del 4,6%), gran parte di questa crescita è dovuta all'aumento dei prezzi alimentari. Circana ha evidenziato che la spesa per cibo e bevande è salita del 3%, mentre le merci generiche, che includono abbigliamento e videogiochi, sono calate del 2%. In sostanza, le persone spendono di più per il cibo perché costa di più, e di conseguenza, hanno meno disponibilità per altro.
Un impressionante 63% dei consumatori si dichiara «estremamente preoccupato» per il costo del cibo. La risposta a queste preoccupazioni è chiara: il 55% cerca più offerte e sconti, mentre il 44% taglia le spese su articoli non essenziali, tra cui rientrano i videogiochi.
L'80% dei consumatori statunitensi è preoccupato per una possibile recessione nei prossimi mesi. Questo porta il 62% a monitorare più attentamente le proprie spese e il 46% a rimandare acquisti importanti. Piscatella ha sottolineato che questi due messaggi (costo del cibo e paura della recessione) sono costanti nelle conversazioni con i consumatori.
Per quanto riguarda le tariffe, la situazione è più volatile. Le opinioni dei consumatori sono cambiate drasticamente negli ultimi mesi, anche se la stragrande maggioranza (69%) crede che porteranno a prezzi più alti.
L'incertezza legata alle tariffe spinge il 40% dei consumatori a prevedere un taglio delle spese, e di questi, circa il 30% intende ridurre gli abbonamenti di intrattenimento e i videogiochi.
Di conseguenza, Circana ha rivisto al ribasso le sue previsioni per il mercato dei videogiochi nel 2025.
Inizialmente, si prevedeva una crescita del 4,3% (in parte grazie all'attesa di Grand Theft Auto 6). Ora, l'agenzia stima un fatturato di 56,5 miliardi di dollari, con un calo del 4,7% rispetto all'anno precedente e il dato più basso dal 2019.
«Il mobile sta un po' in difficoltà quest'anno, il settore console sta un po' in difficoltà in vista del lancio di Switch 2», ha commentato Piscatella:
«Ma in generale, abbiamo un consumatore un po' preoccupato, che si sta trattenendo un po' e che ha davvero bisogno di essere convinto del valore dei suoi soldi spesi per il gaming.»
Nonostante il quadro attuale, c'è una nota positiva: «Le persone amano ancora i videogiochi», ha affermato Piscatella: «È una categoria meravigliosa che continua a fare cose incredibili. Ma cercano valore».
Questo potrebbe spiegare la recente ripresa della crescita nei servizi di abbonamento ai giochi, come Game Pass, dove i consumatori percepiscono di ottenere un valore maggiore per il loro denaro.