Le donne sono una parte integrante del mondo dei videogiochi. E non solo per tutte quelle che i videogiochi li creano e li rendono possibili, ma anche per le vere e proprie protagoniste dei viaggi che viviamo nei nostri mondi virtuali – da Samus e Lara Croft in giù.
Proprio loro sono al centro di PlayHer. Rappresentazioni femminili nei videogiochi, il nuovo saggio di Giulia Martino e Francesco Toniolo appena arrivato in libreria.
«Il libro propone un’indagine originale e accessibile sul modo in cui i videogiochi raccontano il femminile, tra archetipi, stereotipi e nuove possibilità narrative» ci ha spiegato Edizioni Tlon, che ha pubblicato il volume.
«Dalla principessa Zelda alla strega Bayonetta, passando per eroine spaziali, intelligenze artificiali seducenti, curatrici e madri, PlayHer analizza cosa ci dicono queste figure sull’immaginario collettivo contemporaneo».
Come su SpazioGames rimarchiamo da sempre, infatti, il videogioco è un mezzo di comunicazione estremamente potente, che come tutte le forme comunicative è anche espressione della società in cui è immerso: per questo, anche le protagoniste videoludiche ci dicono tanto su di noi.
«I videogiochi sono più di un semplice intrattenimento: sono il medium più diffuso e potente del XXI secolo, con un’industria che genera introiti superiori a quelli del cinema e della musica messi insieme. In un mondo in cui giocano più di tre miliardi di persone, interrogarsi su 'chi' popola questi universi e 'come' viene rappresentato non è un esercizio marginale, ma una necessità culturale e politica.
Dalla principessa Zelda alla strega Bayonetta, dalle eroine di Mass Effect alle creature di mondi distopici e fantastici, PlayHer indaga ruoli e rappresentazioni del femminile che si intrecciano con miti antichi, fiabe, storia e cultura pop» racconta Tlon.
Il libro viaggia quindi tra possibilità di lettura e anche possibili futuri fronti creativi, muovendosi tra le figure più significative e iconiche del panorama dei videogiochi.
«I videogiochi, come ogni forma narrativa e culturale, riflettono e allo stesso tempo modellano le idee, le fantasie e le tensioni della società in cui nascono» hanno spiegato Martino e Toniolo.
«Le donne che popolano questi mondi virtuali sono personaggi ricchi di sfumature, portatrici di storie, retaggi, simboli, poteri e conflitti. Attraverso di loro è possibile esplorare il modo in cui il femminile viene interpretato, rielaborato o perfino sovvertito all’interno di universi digitali spesso più stratificati di quanto si pensi».
PlayHer, parte della collana Numeri Primi di Tlon, è già disponibile in libreria al costo di 18€. Potete scoprire di più direttamente sul sito dell'editore. Per ulteriori approfondimenti sui libri dedicati ai videogiochi, visitate il nostro hub dedicato alle scorribande cross-mediali del nostro medium preferito.