Silent Hill f (qui trovate la nostra intervista ai producer) si avvicina al lancio tra attese altissime e timori dei fan storici. La decisione di NeoBards di introdurre elementi d’azione più marcati ha acceso un forte dibattito nella community, con molti veterani preoccupati per un allontanamento dalle radici psicologiche della serie.
Al-Yang, direttore creativo, ammette l’orientamento più action del nuovo capitolo, ma sottolinea come le difficoltà siano state calibrate per soddisfare pubblici diversi. La modalità Storia punta a rassicurare i fan classici, mentre le opzioni più impegnative offriranno un’esperienza di combattimento intensa. Una segmentazione pensata per allargare l’appeal senza ignorare le esigenze dei giocatori storici.
I combattimenti mantengono quella legnosità tipica della saga, la stessa che in Silent Hill 2 (se siete curiosi ecco la nostra recensione) creava frustrazione ma anche tensione, quando James brandiva il tubo di piombo.
Al-Yang ha descritto l’approccio con una metafora culinaria: offrire ai fan «un succulento pasto di Silent Hill» pur aggiungendo ingredienti capaci di attrarre nuove generazioni. Una filosofia che mira a trovare equilibrio dove molti franchise horror hanno fallito, incapaci di rinnovarsi senza snaturarsi.
Motoi Okamoto, produttore della serie, ha confermato la strategia più ampia di Konami: affidare a studi diversi interpretazioni uniche del marchio. Così, mentre Bloober Team si è occupata del remake di Silent Hill 2, NeoBards porta la propria esperienza sui sistemi di combattimento. Un approccio modulare che dovrebbe caratterizzare anche i progetti futuri.
Il franchise non appariva così variegato da anni. Il successo del remake di Silent Hill 2 ha dimostrato l’interesse per rivisitazioni fedeli, mentre il remake del primo capitolo punta a soddisfare la nostalgia. Silent Hill f e il misterioso Townfall rappresentano invece l’anima sperimentale, necessaria per evitare la stagnazione.
Questa diversificazione non è solo una scelta creativa ma anche commerciale. In un mercato saturo di horror, la sfida è conquistare nuovi giocatori senza perdere la fanbase storica. Ogni capitolo porterà il segno distintivo dello studio coinvolto, una strada che potrebbe segnare la vera rinascita di uno dei pilastri del survival horror.