Tra strumento di marketing e networking, il modo in cui Hideo Kojima ha coinvolto tante personalità in Death Stranding 1 e 2 è diventato iconico al punto che tutti hanno voluto partecipare.
Questo è quello che ha rivelato lo stesso Kojima nell'ultima puntata del suo pocast (tramite Genki), spiegando che comunque in Death Stranding 2 ci sarà spazio per molte apparizioni a sorpresa.
Hideo Kojima ha dichiarato di aver scansionato così tante persone per il sequel che lo studio ha esaurito lo spazio, dopo aver rifiutato per altro la metà delle candidature spontanee di personaggi famosi, ma comunque non prima di aver messo in archivio molti personaggi di spicco e celebrità pronti a debuttare nel trailer di lancio.
Il quale, probabilmente, sarà lanciato nel prossimo evento dedicato a Death Stranding 2: On the Beach, già confermato dallo stesso Kojima.
Il designer ha condiviso nuovi e curiosi dettagli sul processo di sviluppo del sequel, e su come viene portato avanti il corposo lavoro di scansione delle persone per trasformarle in abitanti delle UCA.
Il processo di scansione per ogni singolo Prepper richiede circa 15 minuti, un dato che evidenzia l'impegno meticoloso profuso per garantire un elevato livello di dettaglio e varietà nei personaggi secondari che il giocatore incontrerà lungo il suo percorso.
Una curiosità aggiuntiva, e forse un po' deludente per i fan più accaniti, riguarda lo stesso Kojima: il game designer ha affermato che molto probabilmente non apparirà nel gioco in nessun ruolo, poiché non ha desiderato sottoporsi al processo di scansione per Death Stranding 2.
Vedremo se questa dichiarazione sarà reale, oppure un modo per creare una vera sorpresa quando lo vedremo spuntare da qualche parte in Death Stranding 2.
Tra tutte le scansioni del gioco, per altro, ce ne sono alcune decisamente particolari. Quasi una non-scansione in un certo senso, visto il personaggio di cui parliamo.