Iliad, arriva la condanna: pubblicità ingannevole, stop agli spot dell'operatore

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Vi avevamo già anticipato, nelle scorse settimane, della guerra che in Italia è stata scatenata dall’arrivo di Iliad, che ha seminato il panico nel mercato degli operatori telefonici del Belpaese – tra chi ha deciso di andare per vie legali e contemporaneamente ha scelto di provare a lanciare dei suoi operatori-satellite low cost.Denunciata per quella che era ritenuta pubblicità ingannevole, in riferimento a “per sempre” e ad altri slogan dei suoi spot che sarebbero invece in contrasto con quanto offerto dalle condizioni contrattuali (ve ne avevamo parlato qui), Iliad è stata condannata dal Giurì per l’Istituto di autodisciplina pubblicitaria: è partito, quindi, lo stop ai suoi spot. Il “per sempre” incriminato di IliadSecondo i giudici, lo slogan “30 giga in 4G+, minuti e SMS illimitati, a 5 euro e 99 al mese. Per sempre” non è trasparente, poiché la compagnia si riserva di cambiare le condizioni contrattuali in qualsiasi momento (il che smentirebbe “per sempre”) e perché non si tiene conto dei costi di attivazione e delle opzioni in roaming per il consumatore. Per questo motivo, lo slogan dovrà essere rimosso dagli spot pubblicitari che lo contengono e anche da tutti i manifesti pubblicitari affissi nelle città per pubblicizzare l’offerta, entro il 20 luglio.Iliad ha commentato il provvedimento con una breve nota ufficiale: «desideriamo innanzitutto sottolineare che i messaggi sostanziali che la caratterizzano sono stati verificati e accolti come trasparenti e corretti. Sarà ovviamente nostra premura rendere alcuni degli aspetti legati alle modalità di comunicazione dell’offerta, ulteriormente chiari, oltre quanto già indicato nei nostri canali. Nonostante le incredibili azioni che i competitor continuano a mettere in atto da quando siamo entrati sul mercato, ci sembra opportuno cogliere queste occasioni come possibilità per chiarire ancora ai nostri utenti che agiamo in trasparenza e in un’ottica di totale soddisfazione degli stessi». La casa francese, insomma, non si scoraggia e accetta di rendere più trasparente la sua strategia comunicativa, che è stata oggetto di critiche e denunce anche da parte del Codacons.Potete trovare la pronuncia del Giurì sul caso Iliad sul sito ufficiale, dove viene anche indicato chiaramente che la denuncia è partita da Tim e Vodafone.

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