Con l'uscita di DOOM: The Dark Ages ormai alle porte, le prime copie fisiche del gioco hanno cominciato a circolare — e non sono mancate le sorprese.
Alcuni utenti Xbox e PS5 che hanno ricevuto il gioco in anticipo (e che trovate in preordine su Amazon) hanno segnalato che il contenuto effettivo presente sul disco è estremamente ridotto: parliamo di 328MB su Xbox e addirittura solo 85MB su PS5.
Una volta inserito il disco, le console richiedono immediatamente di connettersi a Internet per scaricare un aggiornamento — che, nella realtà dei fatti, è probabilmente il gioco intero.
Il disco, dunque, funge più da “chiave di attivazione” che da vera e propria copia fisica del titolo.
324mbs on disc on Xbox.
— Nilynix (@nilynix) May 8, 2025
Xbox and Bethesda are a complete failure pic.twitter.com/s5lmuv5lPF
La notizia non è stata ancora ufficialmente commentata da Bethesda o Microsoft, ma la pratica, purtroppo, non è una novità nell’attuale panorama videoludico.
I "dischi vuoti" sono ormai una tendenza diffusa, specialmente tra i titoli first party su Xbox, dove il formato fisico sta diventando poco più di un simbolo nostalgico.
One of our lovely Patreon Supporters got their hands on a copy of DOOM: The Dark Ages PS5 early.
— Does it play? (@DoesItPlay1) May 9, 2025
Just a 85 MB stub and a blocker to go online and update.
(deleted the previous tweet about this due to hope getting in the way of our basic reading ability ;-)) pic.twitter.com/nMq5VwsR8Y
Questa scelta progettuale ha implicazioni serie: preservazione videoludica, accesso offline e proprietà del prodotto vengono fortemente compromessi. Senza una connessione e senza i server online attivi, questi dischi saranno del tutto inutili in futuro.
E per chi acquista fisico nella speranza di conservare qualcosa, questa è una beffa che sa di presa in giro.
Onestamente, vedere un colosso come Bethesda (e quindi Microsoft) trattare il formato fisico con così poca considerazione è scoraggiante. Non si tratta solo di romanticismo per le custodie sugli scaffali, ma di rispetto verso chi paga per possedere un prodotto e si ritrova con un dischetto vuoto.
La distribuzione digitale ha sicuramente i suoi vantaggi, ma trasformare il fisico in una pura formalità toglie valore e fiducia. E no, non possiamo continuare a far finta che vada tutto bene (anche se ci sono segnali incoraggianti).
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