L’Asi (Associazioni sportive e sociali italiane), ente riconosciuto dal Coni ( comitato olimpico nazionale italiano ), ha creato il settore Gec: Giochi elettronici competitivi. Questo significa che, per la prima volta in Italia, i giocatori di videogiochi vengono riconosciuti come sportivi e, di conseguenza, saranno sottoposti alla disciplina del tesseramento. Ecco come Pietro Soddu, direttore operativo di Gec, ha presentato in un’intervista alla Gazzetta dello Sport questo nuovo settore:“E’ il primo settore riconosciuto istituzionalmente e nasce dalla presentazione dell’eSport sotto tutti gli aspetti, dall’agonismo, la competizione e la dedizione che i giocatori usano per competere, che sono gli stessi di qualsiasi altra disciplina sportiva. Il 2014 è l’anno perfetto per osservare l’importanza di questo nuovo movimento: il Sangam Stadium di Seul è stato riempito da 40,000 persone per le finali dei mondiali del titolo di Riot Games, League of Legends. E questo è solo un esempio.Vogliamo avvicinare le persone al concetto di gioco e istruire sul come giocare, in modo anche competitivo, nel rispetto della salute e della persona. Tutto questo con lo scopo di allineare l’Italia al resto del mondo dove la presenza di queste realtà è assai solida.”