Howard sull'industria e su Skyrim

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Il director di The Elder Scrolls V: Skyrim, Todd Howard, si è concesso per una lunga intervista a GameInformer, della quale vi traduciamo e riproponiamo gli estratti più interessanti.“Non saprei spiegare se all’interno della programmazione del nostro gioco ci sia stato qualcosa in particolare che potesse attirare gli utenti” ha esordito Howard, “ci sono delle cose che abbiamo cambiato per migliorare il gioco, ma non lo abbiamo fatto sperando di conquistare una fetta più ampia di pubblico. Una delle cose che può colpire di Elder Scrolls può essere che sia in prima persona”.Interrogato sulla possibilità di voler sviluppare qualcosa per ogni console presente sul mercato oggi e in futuro, Howard ha tenuto decisamente i piedi per terra: “Prendiamo le cose per come vengono. Se domani qualcuno dovesse annunciare una nuova console e pensassimo che possa essere adatta per un nostro gioco, le daremmo un’occhiata. Ma dobbiamo scegliere con attenzione su cosa impegnarci, considerando che bisogna spendere del tempo per realizzare il gioco su ogni piattaforma in maniera adeguata”.“Non mi preoccupo particolarmente del mercato dei videogiochi in genere, ci preoccupiamo più di fare il nostro lavoro e ci diciamo “bene, questo troverà un suo pubblico”. Penso all’industria dei videogiochi come un insieme, penso sia una cosa incentrata sui prezzi. Credo la cosa stia migliorando con i giochi mobile e su XBOX Live, ad esempio: in quel modo, gli sviluppatori possono fare dei giochi e venderli per soli $10 avendo successo. Ora come ora, invece, se andate in un negozio c’è un patto per cui se il gioco è su DVD o su Bluray, deve costare $59,99, anche se tutti sanno che non c’è lo stesso lavoro dietro a tutti i giochi.”