Hideo Kojima sul suo nuovo gioco: per me contano sia storia che gameplay

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

È un fiume in piena, Hideo Kojima al DICE Summit, dove il leader di Kojima Productions ha concesso parole a praticamente tutte le maggiori testate statunitensi dedicate al mondo dei videogiochi. Parlando con GameSpot, il celebre game designer ha discusso innanzitutto della pressione addosso al team per questo nuovo progetto, dicendo di essere ben consapevole di non poter fallire: “devo essere sincero, con questo progetto ci sono molte persone, membri dello staff e fan, che hanno aspettative molto alte. Ho la sensazione di non poter fallire. Non posso deludere. Non posso andare lì fuori a fare qualcosa che sia troppo, troppo estremo, quindi devo tenere in considerazione questa cosa.” “Sopratutto, trattandosi del nostro primo gioco e visto che lavoriamo con Sony, voglio che sia un gran gioco proprio per Sony. Sento pressione, per questo. In ogni caso, non lascerò che queste pressioni cambino niente di ciò che ci sarà nel gioco.”Kojima ha anche assicurato, in merito al rapporto con Sony, che “non esigono di controllare niente di quello che sto facendo. Era parte delle condizioni, e Sony è stata molto rispettosa sia nei miei confronti sia di ciò che faccio. Da questo punto di vista, è stato davvero bello e molto piacevole.”Ricordando anche che, agli esordi, non si aspettava che Metal Gear Solid sarebbe divenuto così celebre, Kojima ha anticipato che il nuovo gioco “sarà ovviamente una nuova IP, ma non so ancora se sarà una serie o meno. Voglio però creare qualcosa che abbia un impatto tale da poterlo diventare. Con impatto, intendo cose uniche come i personaggi e il mondo di gioco. Un impatto che potrebbe anche far nascere cose all’infuori dei videogiochi, come anime, manga e action figure. Voglio qualcosa che sia abbastanza ricco da potersi espandere.” Metal Gear Solid V: The Phantom Pain è stato criticato dai fan storici della serie, come saprete, per la sua storia non esattamente sconvolgente come quella dei precedenti episodi, e per il fatto che alcuni elementi narrativi siano stati letteralmente abbandonati. Kojima, quindi, ha spiegato che, per lui, storia e gameplay sono importantissimi allo stesso modo nella creazione di un gioco. Una dichiarazione che continua a farci pensare che, con MGSV, non tutto sia andato come previsto: “[Storia o gameplay?] Entrambi, perché le persone, da me, se li aspettano entrambi. Voglio creare qualcosa che dia tanta libertà e interazione. Come ho fatto in passato, voglio creare qualcosa che abbia una storia molto forte, molto drammatica. È questo che le persone vogliono da me, ed è questo quello che io faccio. Sarebbe più facile se potessi concentrarmi solo su uno o sull’altro, ma le persone, da me, li vogliono entrambi.”Sempre in merito a MGSV, Kojima ha ammesso che il progetto era in ritardo nella sua realizzazione, ma non come alcuni vociferavano: “molte persone dicono che ho speso troppi soldi e ho utilizzato troppo tempo, ma è una concezione sbagliata. Il mio ultimo progetto era in ritardo di circa cinque o sei mesi, ma ho sempre mantenuto la parola sulle scadenze e sul budget. Per esempio, impiego tre o quattro anni a creare un gioco, ma è il piano fin dall’inizio del progetto.” “Mi serve tanto tempo perché creo io i miei teaser, i miei poster, e lavoro anche a come creare i box per la vendita. Gli autori giapponesi sono famosi per essere legati alle scadenze, e penso che le persone mi mettano in questa categoria – ma io non ne faccio parte. Nel mio caso, sono sia director che producer, quindi devo stare attento anche alla produzione e al budget.”Parlando con la testata Polygon, invece, Kojima ha assicurato che prima o poi farà un nuovo progetto con Guillermo del Toro e Norman Reedus, anche se non sa ancora quando. In aggiunta, il game designer ha garantito che il suo sarà un gioco importante, anche se inizialmente aveva pensato ad un indie: “per il primo anno, avevo pensato a qualcosa di indie, di piccolo, magari un gioco o un film. Ma, dopo aver parlato con gli amici, i colleghi, ed aver visto cosa pensano i fan, mi sono convinto a lavorare su un gioco grosso. Sono stato fortunato ad avere offerte da tante persone, studi e publisher di tutto il mondo, ma conosco Sony da tanto tempo, ora. Loro rispettano me e quello che faccio. Si è trattato di fiducia.”Kojima, che da piccolo sognava di fare il regista, continua a coltivare la sua ambizione: “quando farò un film, voglio fare tutto. Voglio fare la pianificazione, la regia, la sceneggiatura. Sarei una di quelle persone che, a Hollywood, sono odiate da tutti quanti.”Infine, il leader di Kojima Productions, riferisce Polygon, non sente la mancanza di Metal Gear: “ora sto facendo qualcosa di nuovo. Sto creando un gioco nuovo.”Con i colleghi di GameSpot, ha avuto modo di scherzare anche sulla sua barba: “non sono abituato ad averla, penso tutti i giorni di radermi. Ma, nel diventare indipendente ed avere un mio studio, ho pensato che dovesse cambiare anche qualcosa nel mio look. Ho ricevuto un sacco di commenti positivi da persone non giapponesi, ma in Giappone la barba è vista di cattivo occhio. Le persone dicono ‘sembri vecchio, sembri stanco’. Ai miei bambini sicuramente non piace!”

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